Ogni anno in Italia muoiono tra i 15 e i 30 milioni di uccelli a causa degli impatti contro le vetrate. La Lega italiana protezione uccelli (Lipu) ha diffuso alcuni consigli sugli accorgimenti da adottare per evitare che capiti.
Tra i 100 e i 115 milioni in Germania, dai 365 fino a 988 milioni negli Stati Uniti, tra i 15 e i 30 milioni in Italia. È l’impressionante stima del numero di uccelli selvatici, tra cui in particolare rapaci, picchi e passeriformi, che muoiono ogni anno a causa degli impatti contro vetrate di edifici, pensiline o barriere antirumore, cui si aggiungono i numeri provenienti dal resto dei Paesi del mondo, visto il crescente utilizzo del vetro nell’edilizia, facendo di questa tendenza una delle minacce più gravi per gli uccelli selvatici.
Lo sottolinea la Lipu-BirdLife Italia, in occasione della diffusione della terza edizione del manuale ‘Costruire con vetro e luce rispettando gli uccelli’, realizzato dalla stazione ornitologica svizzera di Sempach con il contributo di numerosi enti di ricerca e associazioni tra cui la Lipu.
I motivi
Il nuovo manuale, che spiega con testi e fotografie come le collisioni possono essere evitate con semplici accorgimenti, è scaricabile qui oppure sul sito Lipu Svizzera (Vogelwarte.ch). “La collisione con vetri è oggi uno dei più grandi problemi di conservazione degli uccelli”, afferma Marco Dinetti, responsabile ecologia urbana della Lipu. “Essi non riconoscono come ostacoli né i vetri trasparenti e nemmeno quelli altamente riflettenti che rispecchiano gli alberi, i cespugli o il cielo, creando un’illusione di habitat continuo che induce gli uccelli ad attraversarli, con esiti quasi sempre fatali”. In Italia le stime della Lipu sono nell’ordine di 15-30 milioni di uccelli morti ogni anno: si tratta in realtà di una valutazione largamente al ribasso, spiega Dinetti, perché “in realtà, l’impatto del vetro sugli uccelli è molto più pesante”.
I vetri più problematici sono quelli altamente riflettenti, i vetri trasparenti dei balconi, i vetri d’angolo, le barriere anti-rumore in vetro o le verande. Per ridurre gli impatti si possono applicare sul vetro visibile delle marcature testate per la protezione degli uccelli, mentre le sagome familiari degli uccelli rapaci dovrebbero essere evitate: non dissuadono gli uccelli e sono poco efficaci. Solo una marcatura che copre l’intera superficie e che si distingue il più possibile dall’ambiente circostante fornisce la protezione necessaria.
Le soluzioni
I test effettuati e illustrati nel volume hanno infatti dimostrato che le soluzioni a strisce e a punti sono particolarmente efficaci. Il nuovo manuale mostra anche come fare a meno del vetro trasparente o altamente riflettente durante la costruzione, o come mettere in sicurezza le aree pericolose per gli uccelli in fase di progettazione. In questo modo si risparmia tempo, energia e costi per l’adeguamento a posteriori, evitando inoltre che molti uccelli muoiano a causa della presenza di superfici in vetro.
“Il fatto che il vetro possa rappresentare un grave problema per gli uccelli non è ancora noto a tutti allo stesso modo, nemmeno nel settore dell’architettura e dell’edilizia – prosegue Dinetti – Per questo motivo proporremo le soluzioni ben illustrate nell’opuscolo ad architetti, progettisti e costruttori, che scopriranno come ovviare al problema con misure semplici e praticabili e salvare la vita agli uccelli”.
Fonte Adnkronos