Il ministero della Salute ha stabilito nuovi obblighi nei confronti degli operatori del settore alimentare per quanto riguarda l’etichettatura degli integratori a base di curcuma. C’è tempo fino a fine anno per adattarsi. Ecco cosa cambia e perché
Il ministero della Salute ha applicato un’ulteriore stretta sugli integratori alla curcuma e stabilito chenon potranno più essere indicati particolari effetti fisiologici precedentemente attribuiti alla sostanza. Le novità sono contenute in una circolare diramata “a seguito delle valutazioni condotte su casi di epatotossicità conseguenti all’assunzione di integratori alimentari contenenti estratti e preparati di Curcuma longa, nuovamente registrati dopo i precedenti del 2019”.
Nel documento si legge che, a seguito di ulteriori analisi, un gruppo di esperti ha ritenuto necessario ampliare l’avvertenza specifica inserita nel 2019 per gli integratori contenenti estratti e preparati di ‘Curcuma longa e spp’ a tutela dei consumatori. Come stabilito con un apposito decreto, le etichette di questi integratori dovranno quindi riportare la seguente frase: “Avvertenza importante. In caso di alterazioni della funzione epatica, biliare o di calcolosi delle vie biliari, l’uso del prodotto è sconsigliato. Non usare in gravidanza e allattamento. Non utilizzare per periodi prolungati senza consultare il medico. Se si stanno assumendo farmaci, è opportuno sentire il parere del medico’”.
Gli esperti hanno anche concluso che non ci sono evidenze scientifiche a supporto degli effetti fisiologici attribuiti alla Curcuma longa e spp. Per questo motivo, verranno anche modificate le linee guida ministeriali a proposito.
La circolare specifica che gli operatori del settore alimentare “sono tenuti a conformare l’etichetta degli integratori alimentari contenenti estratti e preparati di Curcuma longa e spp entro e non oltre il 31 dicembre 2022“. Il documento ribadisce anche “la responsabilità degli operatori del settore alimentare (Osa) che notificano ed immettono in commercio un integratore alimentare di garantire la conformità degli stessi alla normativa alimentare e la loro sicurezza (es. l’eventuale esistenza di effetti non favorevoli dovuti all’impiego contemporaneo di estratti/preparati ottenuti da piante diverse)”. E ancora: “È obbligo degli Osa verificare che gli ingredienti impiegati non siano novel food ex regolamento (Ue) 2015/2283, acquisendo tutta la documentazione necessaria a comprovarlo, e mettendola a disposizione dell’autorità competente ai controlli, qualora richiesto”.