Ormai da qualche anno si fa un gran parlare dei prodotti a base di tè verde, abilmente proposti ai consumatori come veri e propri elisir di bellezza, antidoti contro l’invecchiamento, la perdita di peso e chi più ne ha più ne metta. I tanto decantati effetti salutistici del tè verde sono legati, tanto per cambiare, al suo prezioso contenuto in antiossidanti, che come ormai un po’ tutti sanno, aiuta l’organismo a difendersi dai radicali liberi (molecole reattive implicate nel danno cellulare). In particolare, il potenziale antiossidante della bevanda è associato all’elevato contenuto in catechine, che nel tè verde rappresentano circa il 20-40% del peso secco. Anche il tè nero, come quello verde, aiuta la perdita di peso e porta anche altri benefici alla salute. Il tè nero è il nome attribuito alle foglie di tè sottoposte a una particolare lavorazione e dalla cui infusione si ottiene una bevanda rosso-scura, anch’essa chiamata tè nero. Quello nero è un tè sottoposto a maggior ossidazione rispetto alle varietà oolong, verde e bianco; il tè nero ha generalmente un sapore e un aroma più forti e decisi rispetto ai tè meno ossidati.
Le peculiarità dimagranti del tè nero sono da ricercare nella modifica dei batteri presenti nell’intestino, aumentando il metabolismo dell’energia a livello del fegato. Questo emerge da una ricerca della University of California Los Angeles, pubblicata su European Journal of Nutrition. Secondo gli studiosi, sia il tè verde che quello nero, promuovono a livello intestinale la presenza di batteri associati alla massa corporea magra, facendo diminuire quelli legati all’obesità e modificano anche il metabolismo, ma in due modi differenti. Nel tè verde i polifenoli, sostanze note per la loro azione positiva sulla salute, vengono assorbiti, mentre nel tè nero sono troppo grandi perché ciò accada, perciò avviene un meccanismo che stimola la crescita di batteri intestinali e la formazione di acidi grassi a catena corta, legati al metabolismo dell’energia. I risultati degli studi suggeriscono che il tè verde e quello nero sono prebiotici, cioè sostanze che inducono la crescita di microrganismi buoni che contribuiscono al benessere.
Per la ricerca quattro gruppi di soggetti presi in esame hanno ricevuto diete diverse, a due delle quali, con molti zuccheri e grassi, sono stati aggiunti estratti di tè verde o nero. Dopo quattro settimane il peso dei soggetti che avevano assunto estratti dei due tè risultava diminuito come quello di altri che avevano assunto pochi grassi e vi erano nell’intestino più batteri legati alla massa magra. In particolare, col tè nero aumentava la presenza di un batterio delle Lachnospiraceae, Pseudobutyrivibrio.