Le radici e i tuberi sono tra i cibi più antichi che ci siano, alla base dell’alimentazione dell’uomo fin dai tempi lontanissimi, ancor prima della scoperta del fuoco, quando si consumava quello che si trovava in natura, senza nemmeno cuocerlo. A lungo escluse dalla tavola, ora stanno tornando a occupare il posto che spetta a loro, rivalutate da medici, chef e nutrizionisti, per le loro qualità. Ciò che le rende così preziose è il fatto che sono un vero concentrato di virtù: apportano carboidrati (ma a lenta assimilazione, tanto che non innalzano la glicemia), sono prive di glutine ma ricchissime di fibre, hanno abbondanti quantità di vitamine, antiossidanti e minerali che assorbono direttamente dal sottosuolo. Sono quindi ricche di proprietà benefiche da non sottovalutare. Le radici sono senz’altro uno dei cibi della longevità, il consumo di radici alimenta una famiglia specifica di batteri (Mogibacteriaceae) che sono stati trovati negli esseri umani dalla longevità estrema (oltre 105 anni). Inoltre, sono anche facili da portare in tavola e ideali per arricchire pietanze che ci fanno da scudo per la salute. Ve ne segnaliamo alcuni che vi aiuteranno ad arricchire di varietà la vostra alimentazione quotidiana.

La barbabietola è un vero ricostituente cardiaco. Il suo colore rosso brillante ricorda il sangue e non a caso serve al benessere del sistema cardiocircolatorio e tonifica il muscolo cardiaco. Ricca di ferro, che rivitalizza i globuli rossi, e di vitamina C, che giova alla circolazione quanto camminare, la barbabietola è una fonte concentrata anche di sali minerali, vitamine e poi di saponine che riducono gli eccessi lipidici e il colesterolo, proteggendo dal rischio infarto. Si può consumare nelle zuppe, nei purè, sotto forma di succo, e al naturale, tagliata a fettine sottili in insalata.

La liquirizia è un ottimo rimedio digestivo. Le fibre, il betacarotene, i sali minerali e la vitamina C in essa contenuti proteggono la mucosa gastrica e sono utili nel trattamento di ulcere e gastriti. Va evitata se si ha la pressione alta. Si può consumare nei classici bastoncini o sminuzzata per tisane.

Il topinambur è il cibo preferito per l’intestino. È estremamente ricco di inulina (fino al 60% del peso secco), una fibra che è il miglior nutrimento per i batteri buoni dell’intestino, aumentando anche la resistenza immunitaria. Si può mangiar crudo, grattugiato o a fettine sottilissime in insalata. Può essere bollito, cotto al vapore o in padella.

Le carote viola sono antiage per i neuroni. Quelle viola sono una varietà di carote con una quantità eccezionale di antociani, antiossidanti che contribuiscono a migliorare l’ossigenazione del cervello e a contrastare l’invecchiamento, ostacolano anche l’accumulo di proteina beta amiloide responsabile dell’Alzheimer. Si consumano come le cugine arancioni.

Il daikon brucia i grassi e fa perdere anche i chili più difficili. Il daikon è un ravanellone di origine giapponese. È tra i più indicati per contrastare i chili di troppo, In particolare migliora la digestione dei grassi e ne favorisce l’utilizzo. Lo si può utilizzare crudo, ma anche essiccato. In questo modo la sua azione è ancora più profonda, in particolare mirata a contrastare l’adiposità localizzata.

I rapanelli danno una marcia in più al metabolismo pigro. Sono preziosi se si ha una tendenza a ingrassare. Disintossicante e alcalinizzante, il ravanello apporta anche iodio, un minerale importante per il corretto funzionamento della ghiandola tiroidea. Puoi impiegare i ravanelli nell’insalata, ma puoi anche cuocerli alla maniera francese, oppure puoi berne il succo

Il sedano rapa aiuta a vincere l’adiposità addominale. Svolge una duplice azione benefica per chi vuole perdere peso: non solo dà una sferzata al metabolismo ma è soprattutto indicato per chi vuole sciogliere e bruciare il grasso viscerale, quello più interno all’organismo e che, oltre a pesare sulla bilancia, provoca, a lungo andare, i maggiori danni al corpo. Inoltre, stimola i processi digestivi, agendo sul pancreas e favorendo il lavoro dello stomaco. È anche di sostegno all’attività del surrene, aumentando la resistenza allo stress. Si può consumere cotto a vapore, in padella o utilizzato come ingrediente di una minestra dimagrante. Oppure per uno snack sfizioso si può tagliare a rondelle sottili, con un po’ di oli sale e erbe aromatiche e cotto in forno. Per delle chips di radici davvero gustose.

Silvia Trevaini

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Written by Paola Olivieri