Il grano khorasan Kamut è un’ottima alternativa al grano tradizionale. Conosciuto da tutti come Kamut, che è un marchio registrato, in realtà si riferisce a una varietà specifica di grano khorasan che è un cereale molto antico, esattamente l’antenato del grano moderno. Messo da parte, dimenticato per secoli, ora sta vivendo un nuovo momento di gloria grazie alle sue caratteristiche spiccatamente bio, ed è facilmente digeribile e ricco di proteine (ne ha il 40% in più rispetto al frumento!). In più apporta buone quantità di fibre, che depurano e rinforzano il colon e favoriscono la sazietà. Il grano Kamut non ha subito le selezioni del grano moderno, non ha partecipato cioè alla “rivoluzione verde” che ha reso il grano più produttivo e più resistente alle aggressioni esterne. Il Kamut khorosan – tutelato da kamut international – invece è rimasto come quello originale: puro, unico e autentico, come previsto da un rigido disciplinare che ne tutela la produzione secondo le regole dell’agricoltura biologica. Inoltre è molto resistente, quindi la sua coltivazione non richiede pesticidi o agenti chimici: è una buona notizia per il benessere intestinale, perché queste sostanze rischiano di indebolire la nostra flora batterica.
Questo antico cereale ha un contenuto proteico e minerale mediamente elevato. In particolare è ricco di selenio, zinco e magnesio. Rispetto al grano comune ha maggior quantità di potassio e magnesio. Maggiore anche il contenuto di caratenoidi. Da aggiungere anche l’elevata presenza di vitamina E: 30 per cento in più rispetto alla farina di frumento. L’elevata presenza di selenio nella farina di kamut la rende un alimento importante in chiave anti invecchiamento. Addirittura bastano 2 o 3 porzioni al giorno di un alimento a base di kamut per il raggiungimento della razione giornaliera raccomandata di selenio, oligoelemento che agisce sulla riduzione della formazione dei radicali liberi. Lo trovi in grani o come base di pasta e prodotti da forno.
Il grano khorasan Kamut, antiossidante e antinfiammatorio, è utile al benessere intestinale. Secondo uno studio del 2012 pubblicato sul Journal of the Science of Food and Agriculture, ad esempio, le sue fibre solubili hanno mostrato proprietà prebiotiche significative, cioè sono capaci di far crescere i batteri buoni come il Bifidobacterium pseudocatenulatum e il Lactobacillus plantarum. Un’altra ricerca condotta dall’Università di Bologna, svolta su 30 soggetti sani per valutare l’impatto dell’alimentazione sulla microflora intestinale, ha rilevato che una dieta a base di grano integrale khorasan Kamut, rispetto a una dieta basata su grano integrale moderno, era in grado di influenzare più positivamente la quantità dei ceppi batterici buoni nella flora intestinale.