Alcuni studi epidemiologici suggeriscono che un elevato consumo di frutta e verdura è connesso ad un ridotto rischio di cancro. Come risultato, la potenziale prevenzione dal cancro da parte dei composti naturali di vegetali alimentari è in realtà un argomento di grande interesse. A tutt’oggi un gran numero di composti antitumorali sono stati scoperti nei prodotti naturali e, similmente, molti studi riguardano la scoperta di nuovi agenti chemio-preventivi del cancro Una nuova ricerca della University of East Anglia (UEA) mostra che le mele, soia, uva, agrumi, frutta secca e succhi di frutta sono alcuni fra gli alimenti che possono ridurre il rischio di sviluppare un tumore nell’arco della vita. La ricerca rivela che le donne che consumano alimenti che contengono flavonoli e flavanoni (entrambe le sottoclassi di flavonoidi nella dieta) diminuiscono in modo significativo il rischio di sviluppare cancro ovarico epiteliale, la quinta principale causa di morte per cancro tra le donne.
Più in generale, tutti i cibi ricchi di flavonoidi, soprattutto frutta e verdura, insieme a soia e tè, hanno una funzione protettiva verso molte forme di cancro.
Il gruppo di ricerca ha studiato le abitudini alimentari di 171,940 donne di età compresa tra i 25 ei 55 per più di tre decenni. Il team ha scoperto che coloro che consumano cibi e bevande ad alto contenuto di flavonoli (che si trova nel tè, vino rosso, mele e uva) e flavanoni (trovato in agrumi e succhi di frutta) avevano meno probabilità di sviluppare la malattia.
Il cancro dell’ovaio si ritiene sia al secondo posto tra le neoplasie maligne ginecologiche più diagnosticate. Tra tutte queste è quella segnata da un maggiore indice di mortalità. Ne viene interessata circa 1 donna su 70 in peri-menopausa o post-menopausa e la prevenzione è un fattore molto importante. Tra le diverse possibilità di agire in modo preventivo pare ci sia anche il semplice bere una tazza di tè, sia nero che verde. Questo è quanto suggerisce un nuovo studio condotto dai ricercatori dell’Università di Washington che ha analizzato lo stile di vita di circa 2.000 donne di varia estrazione sociale e impiego lavorativo.
Dai dati raccolti si è valutato che le donne che bevevano almeno una tazza di tè verde al giorno avevano il 54% di riduzione del rischio di sviluppare il cancro ovarico rispetto a quelle che non lo bevono. Allo stesso modo, bere una tazza di tè nero al giorno riduce il rischio del 50% secondo un altro studio del National Institute of Environmental Medicine di Stoccolma (Svezia).
I fautori di questa protezione dal cancro sarebbero sostanze contenute sia nel tè verde che nel tè nero. Queste sostanze sono dette EGCG e hanno la capacità di legarsi a determinate proteine imputate di innescare lo sviluppo del cancro e la proliferazione delle cellule cancerose.