Gennaio 7, 2023 VIVERE GREEN Nessun commento

L’anno che si è appena concluso è stato il più caldo mai registrato in Italia. Gli effetti della crisi climatica, e in particolare la tropicalizzazione, stanno causando danni ingenti al settore agricolo. Nelle prossime ore l’ondata di maltempo prevista su tutta la Penisola potrebbe momentaneamente alleviare il problema della siccità.

Il caldo anomalo di questi giorni fa seguito ad un 2022 che si classifica come l’anno più bollente mai registrato prima in Italia con una temperatura media superiore di 1,15 gradi e la caduta del 30% di precipitazioni in meno, rispetto alla media storica del periodo 1991-2020. A dirlo è Coldiretti associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana, sulla banca dati aggiornata Isac Cnr che rileva le temperature dal 1800.

Nord Italia il più colpito

L’anomalia climatica è stata più evidente nel Nord Italia dove la temperatura è stata superiore addirittura di 1,37 gradi la media mentre il deficit idrico è stato del 40% con pesanti effetti sull’ambiente, sull’agricoltura ma anche sul turismo della neve e sullo smog nelle città. Gli effetti sono evidenti nel 2023 con i grandi laghi che hanno ora percentuali di riempimento che vanno dal 17% di quello di Como al 24% del Maggiore fino al 34% del lago di Garda mentre il livello idrometrico del fiume Po al ponte della Becca è sceso a 2,9 metri e si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico.

Natura in tilt e tropicalizzazione

L’annunciato arrivo del maltempo con piogge diffuse e nevicate copiose sulle Alpi e sugli Appennini salva dunque dalla siccità in una situazione in cui lo scorso anno, secondo la Coldiretti, sono caduti circa 50 miliardi di metri cubi di acqua in meno in Italia mentre il caldo anomalo di gennaio ha mandato in tilt la natura con fioriture anomale ed il rischio di perdita dei raccolti con l’arrivo del freddo.

Si accentua la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine, dopo il 2022, il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che, osserva Coldiretti, si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi fra siccità, nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado.

Agricoltura: danni per oltre sei miliardi di euro

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno superato nel 2022 i 6 miliardi di euro, con cali dei raccolti che mettono a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea che vanno dal 30% per l’extravergine di oliva al 10% per passate, polpe e salse di pomodoro fino al 5% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore.

“Gli agricoltori sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

In arrivo pioggia e temporali su tutta la Penisola

Le previsioni dell’Aeronautica militare segnalano per oggi, sabato 7 gennaio, nuvolosità in aumento, mentre da domani sono attesi pioggia e temporali su tutta Italia. Restano in prevalenza stabili le temperature sulle varie zone del Paese. Oggi ancora foschie e banchi di nebbia sulle aree pianeggianti.

Le previsioni per oggi

Al Nord alte velature sulle aree alpine, nubi più compatte a fine giornata con qualche debole nevicata sui rilievi alpini tra Piemonte e Lombardia oltre i 1400 metri. Nuvolosità irregolare sulla Liguria con qualche debole pioggia in estensione dal pomeriggio alle aree di confine a sud di Piemonte e Lombardia e alle zone appenniniche. Nuvolosità stratificata sulle restanti aree di pianura associata a foschie dense e locali banchi di nebbia, in parziale diradamento nelle ore centrali della giornata e in nuova intensificazione dopo il tramonto.

Al Centro e in Sardegna nuvolosità irregolare su gran parte delle Regioni ad eccezione di qualche spazio soleggiato sui settori più orientali della Sardegna e sull’Abruzzo, con locali deboli precipitazioni, più probabili sull’alta Toscana. Fino al mattino e dopo il tramonto foschie dense e locali banchi di nebbia nelle vallate interne e lungo i litorali adriatici.

Al Sud e in Sicilia addensamenti nuvolosi sulle aree costiere tirreniche con possibili deboli rovesci tra Sicilia nord orientale e bassa Calabria, prevalenza di cielo sereno sulle restanti aree con incremento di nuvolosità nel pomeriggio sul Molise. Fino al mattino e dopo il tramonto foschie dense e locali banchi di nebbia nelle vallate interne della Campania e lungo i litorali adriatici.

Temperature minime in calo su arco alpino ed aree appenniniche meridionali, in aumento su pianura Padana, Toscana, e settori meridionali di Sardegna e Sicilia, stazionarie altrove. Massime in calo su arco alpino, Liguria, alta Toscana e Marche settentrionali, senza variazioni di rilievo sul resto del Paese.

Il meteo di domani, domenica 8 gennaio

Al Nord prevista nuvolosità compatta con fenomeni che dalla Liguria centro orientale si estenderanno gradualmente a tutto il settore, assumendo localmente anche carattere di rovescio o temporale e risultando anche intense sul levante ligure e sul Friuli Venezia Giulia. Neve sui rilievi alpini oltre i 1000-1200 metri.

Al Centro e in Sardegna nubi in prevalenza compatte quasi ovunque, con temporanee aperture tra mattino e pomeriggio sull’Abruzzo. Precipitazioni sono attese nell’arco della giornata su gran parte delle Regioni risultando anche temporalesche, localmente intense tra pomeriggio e sera su Lunigiana e Garfagnana, frequenti su Umbria, Lazio e Sardegna settentrionale.

Al Sud e in Sicilia estesa copertura nuvolosa lungo tutto il versante tirrenico, con qualche pioggia in Campania e decise aperture sulle restanti aree, graduale aumento della nuvolosità a partire dalle ore serali su tutte le Regioni e piogge in estensione anche ai settori piu’ occidentali di Basilicata e Campania.

Temperature minime in calo su Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Sardegna meridionale, in aumento sull’Appennino settentrionale, senza variazioni di rilievo sul resto del Paese. Massime in lieve calo sull’arco alpino, in aumento su Romagna, Marche e Abruzzo, stazionarie sulle restanti Regioni.

Fonte Agi

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Written by Paola Olivieri