Il SALICE BIANCO (Salix alba) è un albero molto comune lungo le aree fluviali e nelle zone umide, appartenente alla famiglia delle Salicacee, è presente in tutto il sud Europa, Asia occidentale e Nord Africa; già da più di 2000 anni la sua corteccia viene adoperata in campo fitoterapico, perché possiede proprietà analgesiche e antispasmodiche; ciò è dovuto poiché al suo interno è presente la salicina, il principio attivo più interessante della pianta, che viene trasformata in acido salicilico dall’organismo.
L’acido salicilico è uno dei costituenti principali dell’acido acetilsalicilico, ossia dell’aspirina. La corteccia, assunta sotto forma di infusi o di estratto secco, non è altro che una potente aspirina naturale, adatta in modo particolare per combattere la febbre, attenuare i dolori mestruali, contrastare cefalee e vampate di calore e alleviare i fastidi legati all’eccessiva umidità.
Ci sono però delle differenze tra l’uso del salice bianco e l’aspirina. Curarsi con il salice bianco richiede bensì tempi leggermente più lunghi rispetto al comune farmaco, ma di certo assicura risultati più duraturi e non presenta particolari effetti collaterali per lo stomaco, poiché il fitocomplesso contenuto nella corteccia del salice bianco ha un’azione notevolmente meno irritante per la mucosa gastrica, rispetto a quella dell’aspirina; inoltre, l’azione vasoprotettiva dei flavonoidi presenti ne esalta l’azione antinfiammatoria.
Utilizzi del Salice Bianco come Aspirina Naturale
I principi attivi presenti nella corteccia di salice bianco sono: la salicina, la populina, gli aldeidi, i flavonoidi e i tannini; questi la rendono una vera e propria aspirina naturale e agisce da antinfiammatorio, antipiretico e analgesico; in particolar modo si è verificata la sua efficacia per combattere gli stati dolorosi e infiammatori dei dolori reumatici, dell’artrite e tendinite, ma anche per curare ferite e bruciature.
Il salice bianco è possibile trovarlo in commercio in forma di corteccia sminuzzata, capsule, compresse, polvere, tè o tintura; può essere acquistato in erboristeria o diversamente online. Per poter essere sicuri dell’efficienza dei principi attivi della corteccia di salice bianco, quest’ultima deve avere origine da un albero vecchio di almeno 2-3 anni.
Per quanto riguarda l’uso esterno, il salice può essere adoperato sia in crema che in lozione per la cura di acne, di forfora e di dermatiti oltre che di verruche, duroni e calli.
Qui di seguito vi elenchiamo alcuni casi in cui il salice bianco si è rivelato utile:
Febbre
L’acido salicilico in caso di febbre è in grado di far calare la temperatura corporea, perché agisce da febbrifugo e antipiretico, pertanto per poter giovare di tali effetti curativi, basta berlo sotto forma di infuso, e cioè preparando due cucchiaini di corteccia in 200 ml di acqua bollente lasciati in infusione per almeno 10 minuti.
L’infuso può essere assunto 2-3 volte al giorno per un massimo di tre giorni. In alternativa si può ingerire il salice bianco anche in forma di capsule, prendendone 2 al giorno nell’ipotesi di influenza. Nel caso in cui la febbre supera i 39°, si raccomanda di consultare il proprio medico.
Dolori mestruali
I principi attivi presenti nella corteccia di salice bianco sono in grado di ridurre le infiammazioni della mucosa uterina, che causano i crampi mestruali. L’infuso di salice bianco è un valido aiuto anche per contrastare altri dolori caratteristici del periodo mestruale, come mal di schiena, mal di gambe e mal di testa.
L’infuso contro i dolori mestruali si prepara versando 2 cucchiaini di corteccia di salice bianco in 2 bicchieri di acqua ben calda; far riposare per qualche minuto e in fine filtrare, a proprio piacimento è possibile addolcire con del miele. Bere questo infuso qualche giorno prima dell’arrivo del ciclo e durante la fase di dolore più acuta.
Mal di testa
Il salice bianco è utile per alleviare i dolori causati dal mal di testa, questo perché possiede anche proprietà analgesiche. Per poter riscontrare questi benefici è possibile bere l’infuso di corteccia di salice bianco, oppure assumere la polvere di corteccia o estratti sia secchi che liquidi; fondamentale però è non superare i 240 mg di salicina al giorno (e i 120 mg per dose singola) se si vuole evitare di far insorgere effetti collaterali.
Mal di schiena
Grazie all’azione analgesica del salice bianco è possibile attenuare anche i dolori alla schiena. Questa aspirina naturale infatti, impiegata in forma di estratto o di compresse favorisce la disinfiammazione della zona colpita dal dolore.
Il medesimo risultato si assicura ugualmente per ulteriori forme di dolori muscolari e articolari, come quelli che colpiscono le ginocchia e il tunnel carpale.
Mal di denti
La corteccia di salice bianco è vantaggiosa anche per contrastare il mal di denti, sempre in merito alle sue proprietà analgesiche e antinfiammatorie. In questo caso basta masticare un po’ di corteccia nel punto in cui si percepisce maggior dolore o in alternativa bere un infuso di corteccia.
Con l’infuso di salice bianco si possono effettuare anche dei gargarismi per attenuare il fastidio del mal di denti oppure si può strofinare un po’ di polvere sulla parte dolorante.
Effetti Collaterali del Salice Bianco
La Salicina, possiede un’azione antiaggregante piastrinica, per cui il salice non deve essere assunto da persone che effettuano terapie anticoagulanti; deve essere assunto con cautela da chi è allergico ai salicilati (e quindi all’aspirina), per chi soffre di ulcera cronica e di asma bronchiale. È vietato l’utilizzo durante l’allattamento o la gravidanza. Come effetti collaterali più diffusi vi sono orticarie e reazioni allergiche alla pelle, nausea, acidità di stomaco e diarrea.
E’ di certo molto importante rivolgersi al proprio medico se si intende assumere il salice bianco, specialmente se nel contempo si stanno impiegando altri farmaci.