Protea cymaroide, il nome del fiore Protea fu creato nel 1735 da Linneo, ispirato al dio greco Proteo.
Nella leggenda greca, Proteo, figlio di Poseidone dio del mare, era signore dei mari e capace di trasformarsi in ogni cosa. La protea fu chiamata così proprio perché, da quando sboccia a quando fiorisce, si svela, diventando sempre più lontana dal suo aspetto primordiale. Cambiamento e trasformazione è l’associazione che si accosta alla protea secondo l’antico mito greco.
Il genere protea comprende diverse specie di piante ornamentali di facile coltivazione in vaso ed in piena terra.
Le piante, circa 100 specie diverse della famiglia delle Proteaceae, tutte provenienti dalla aeree tropicali africane, si diversificano per forma e dimensioni dei fiori, anche se le più diffuse in Italia sono la “cynaroides” e la “neriifolia”.


Hanno la capacità di crescere e sopravvivere in habitat molto vari, dalle dune costiere alle catene montuose.
È interessante notare che le protee sono state descritte come “fiori di fuoco”, perché si riproducono quando gli incendi liberano il terreno dal fitto strato di foglie che soffocano i loro semi.
Producono un ampio arbusto, alto fino a 60-80 centimetri, con foglie allungate, che si sviluppano su lunghi fusti rossastri, non molto ramificati. Le foglie sono di un bel colore verde scuro, leggermente coriacee e cerose.
A partire dalla primavera inoltrata fino alla fine dell’estate tra i rami si ergono fusti non ramificati, al cui apice sbocciano grandi infiorescenze, costituite da piccoli fiorellini. Il colore e la dimensione dei fiori dipende dalla specie ed anche dalla varietà, con infiorescenze che raggiungono 25-30 centimetri di diametro, con brattee candide, rosate o rosse.
I grandi fiori della protea ricordano molto i carciofi o i cardi, con un aspetto spinoso; ogni pianta produce molti fiori.

Queste particolari infiorescenze possono sopravvivere per settimane una volta recise, ed hanno un aspetto molto gradevole anche dopo essere disseccate, per questo motivo le protee vengono molto utilizzate e prodotte proprio come fiore reciso.
Nel 1896, il sud Africa ha dichiarato la protea il fiore nazionale, viene stampata su francobolli e impressa su monete.

Written by Paola Olivieri