Saranno le giornate che si fanno via via più corte, l’aria che diventa frizzante e la temperatura che cambia, il sole e la luce più fioca, la pioggerella che accompagna le ore per giornate intere. Per alcuni di noi sarà forse anche una naturale predisposizione a renderci particolarmente sensibili, non si può però negare che durante la stagione fredda i disturbi legati al tempo siano molto diffusi. Meteoropatia appunto, che può far percepire in alcuni giorni un certo malumore o avvertire mal di testa, stanchezza e spossatezza, irritabilità e difficoltà digestive.
C’è chi ne soffre prima di un cambio di tempo arrivando quasi a prevedere la pioggia che sta arrivando chi invece dopo, in tutte un fattore comune c’è ed è lo stress che può accentuare malessere e sensazione di disagio. Ci sono alcune pratiche, legate soprattutto allo stile di vita, che vanno da quello che mangiamo fino alla temperatura da tenere in casa e che possono essere messe in atto per prevenire o tenere sotto controllo i fastidi. Ecco alcuni modi per far fronte alla sensazione di malessere che può crescere quando le giornate si accorciano e la luce si riduce. Contro quello che viene definito come disordine affettivo stagionale (il cui acronimo è SAD, termine che curiosamente in inglese vuol dire triste), noto anche come depressione d’inverno, sono stati identificati, da uno psichiatra del Loyola University Health System, quattro strategie.
- Sole: se possibile trascorrere 30 minuti al giorno all’aria aperta senza occhiali da sole e arrotolando le maniche dei vestiti (se è il caso) per far prendere sole alla pelle. Tutto ciò contribuisce ad alleviare i sintomi di malessere.
- Luce: luogo di lavoro e casa devono essere se possibile ben illuminate. Meglio tirare le tende per far entrare la luce naturale.
- Esercizio: fare attività fisica almeno 30 minuti al giorno perché così si rilasciano endorfine che contribuiscono a farci provare benessere e farci provare più energia.
- Farmaci: se luce, sole ed esercizio non sono abbastanza per contrastare il malessere, si può consultare un professionista della salute mentale. Due classi di farmaci (che devono essere prescritti dal medico) possono essere efficaci (Inibitori della monoamino ossidasi e Inibitori della ricaptazione della serotonina-norepinefrina).