Lappa major – Parte utilizzata: radici, foglie, rizoma, semi e frutti.

Descrizione. La Bardana è una robusta pianta erbacea, biennale, cespugliosa, infestante, appartenente alla famiglia delle Asteraceae (Compositae). Originaria dell’Europa e dell’Asia, cresce nelle zone temperate in terreni incolti o ai margini delle strade. E’ dotata di una massiccia radice allungata e di molteplici fusti (1,50 m), robusti e ramosi, solcati da scalanature. Le foglie, cuoriformi e abbastanza grandi alla base, sono verdi nella pagina superiore e grigiastre in quella inferiore. I fiori di color porpora poco vistosi, sono riuniti in corimbi racchiusi in un involucro con bratee uncinate (con le quali si attaccano ai vestiti) e spuntano in estate.

 

Storia. Il successo medicinale della Bardana è iniziato nell’antichità e non è mai stato dimenticato nel corso dei secoli. L’origine del suo nome è molto antica, infatti, “Arctium” in greco vuol dire “orso”, che si presuppone faccia riferimento alla villosità e all’aspetto ispido della pianta. Il nome della specie, invece, potrebbe provenire dal celtico “llap” che vuol dire “mano“; difatti, il fiore, come una mano si attacca a qualsiasi cosa gli passi vicino. La pianta, però, è anche conosciuta fin dall’antichità come ortaggio e pianta medicinale; precisamente nell’antica medicina popolare era usato come antidoto contro i morsi dei serpenti velenosi e dei cane affetti da rabbia; questo dimostra quanto valore si conferisse alla capacità della bardana di “penetrare” in profondità e di “attaccare” con i fiori uncinati. Si racconta anche che il re della Spagna, Enrico III, colpito da una grave malattia della pelle, fu guarito grazie a questa pianta.

 

Proprietà. La bardana è conosciuta da sempre per le sue proprietà diuretiche, diaforetiche, depurative, detossificanti, coleretiche, ipoglicemizzanti (inulina), eudermiche, antiacneiche, antiseborroiche, antisettiche, antiflogistiche, cicatrizzanti ed antiossidanti. La radice della Bardana, raccolta prima della fioritura, e che viene tagliata trasversalmente e longitudinalmente prima di proseguire con la sua essiccazione, è una notevole fonte di inulina, un glucide che è simile all’amido e che ha un’azione analoga a quella della penicillina. Racchiude anche dei polieni, composti che hanno qualità antibatteriche  e antimicotiche  (contro i funghi), steroli ed ulteriori sostanze che le attribuiscono attività batteriostatiche e fungistatiche. Tali sostanze sono valide per trattare molte affezioni cutanee come l’acne, l’eczema, i foruncoli, gli ascessi e anche la psoriasi. Questa azione è rafforzata dalle proprietà curative della pianta, dovute alla presenza di acidi alcolici. Siffatti composti sono in grado di drenare dall’organismo tutte la tossine che partecipano alla manifestazione dei foruncoli e di facilitare la loro eliminazione a livello del fegato (azione coleretica) e dei reni (azione diuretica). Della bardana non si adopera unicamente la radice ma anche le foglie che vanno raccolte il primo anno e utilizzate fresche. Anch’esse ricche di inulina, racchiudono un principio amaro chiamato arctiopicrina, presumibilmente responsabile delle sua proprietà fitoterapiche. L’impiego esterno di queste foglie è adatto in caso di affezioni cutanee come foruncoli, acne, herpes, ustioni, dermatosi seborroiche ecc. La Bardana, grazie alle sue proprietà diuretiche e sudorifere, è ritenuta un buonissimo depurativo. La medicina popolare conferisce a questa pianta anche proprietà lassative, antireumatiche ed epatoprotettive.

 

Impiego. La Bardana viene utilizzata in  fitoterapia come uso interno per le sue proprietà: ipoglicemizzanti, diuretiche, diaforetiche, antiossidanti, antiuricemiche, coleretiche, antisettiche e depurative, pertanto adoperata nella cura dei disturbi del fegato, dei reni e dell’intestino, ma anche nel trattamento del diabete, del colesterolo alto e delle infezioni batteriche. Mentre per uso esterno esalta proprietà antisettiche, quindi impiegata per trattare l’acne, la seborrea, gli eczemi, i foruncoli, la forfora e le forme reumatiche.

Oggi in fitoterapia la Bardana viene impiegata come estratti secchi titolati, decotti, estratti fluidi, polveri e tinture madri. Le rispettive quantità di assunzione generalmente raccomandate sono:

  • per il decotto,5 grammi di radice di Bardana ogni 250 ml d’acqua;
  • per l’estratto fluido 30 gocce di Bardana 2/3 volte al giorno;
  • per l’estratto secco in capsule 100-200 mg(polvere);
  • per la tintura madre 50 gocce di Bardana per 3 volte al giorno.

Per preparare il decotto si lascia macerare per alcune ore, 60 grammi di radice essiccata per litro d’acqua (2 cucchiai per 500 ml); in seguito si fa bollire per una decina di minuti, si filtra e lo si assume tre volte al giorno.

Decotto con radice di Bardana

 

Pressando la radice di bardana ed amalgamandola con un po’ d’acqua si ottiene una crema da spalmare direttamente sulla pelle, adatta per guarire affezioni cutanee di diverso tipo. Se si lascia invece macerare le foglie con acqua e un po’ di aceto, per una notte, si ottiene invece un ottimo rimedio contro i reumatismi. Il decotto di bardana è indicato ai pazienti di gotta e di litiasi. Se preparato in poca acqua aggiungendo un cucchiaino di radice di ortica e alcune goccia di olio di mandorla, è un’eccellente lozione rinforzante per i capelli.

Come tramandato dalla medicina popolare, la Bardana trova ampio spazio nell’utilizzo delle tisane come rimedio depurativo specifico per l’apparato digerente ed urinario; la Bardana inoltre viene utilizzata sempre come tisane anche per le sue proprietà ipoglicemizzanti, diuretiche, diaforetiche, antiuricemiche, antinfiammatorie, antiossidanti, coleretiche e depurative.. Però, le preparazioni erboristiche tradizionali come tisane, infusi, succhi e decotti, non consentono di stabilire con precisione la quantità di principi attivi assegnata al paziente, e ciò amplia il rischio di insuccesso terapeutico. In una tisana, di fatto, le quantità di principi attivi estratti possono essere eccessive o più generalmente insufficienti, al di là del rischio di estrarre perfino costituenti indesiderate.

Ecco diversi esempi di tisane comuni che includono radici di Bardana:

  • Tisana ipocolesterolemizzante
  • Tisana depurativa contro il colesterolo
  • Tisana per i trigliceridi alti
  • Tisana contro Acne e Brufoli

La Bardana utile anche per rinvigorire il cuoio capelluto. (scopri qui come)

Avvertenze. La Bardana non ha specifiche controindicazioni, ma è sempre consigliato rivolgersi al medico curante prima di utilizzarla, poiché può produrre effetti collaterali da ipersensibilità verso i suoi componenti; e per chi soffre di diabete, può provocare cali eccessivi di glicemia se l’utilizzo di questa pianta avviene contemporaneamente ai farmaci ipoglicemizzanti di sintesi. Inoltre è da evitare l’uso durante la gravidanza e l’allattamento.

ASSOCIAZIONI

ACNE, FORUNCOLI

Lievito di Birra

Viola del Pensiero

Written by Paola Olivieri