Il miele è il prodotto della trasformazione, effettuata dalle api, delle secrezioni dei fiori (nettare) e delle secrezioni di alcuni insetti (melata). La bontà del miele dipende da due fattori: dal lavoro delle api per produrlo e dall’intervento dell’uomo per estrarlo e metterlo a disposizione del consumatore. Il miele merita di entrare tutti i giorni nelle nostre tavole. Alimento energetico composto da zuccheri semplici (fruttosio-glucosio) facilmente digeribile, contiene: enzimi, vitamine, oligominerali, sostanze antibiotico-simili e sostanze che possono favorire i processi di accrescimento.
Inoltre il miele è un arma efficace contro la diffusione dei superbatteri antibiotico-resistenti, cause di infezioni che secondo le stime uccideranno attorno a 10 milioni di persone entro il 2050. I batteri infatti continuano a evolversi e gli antibiotici diventano inefficaci, ma una ricerca dell’University of Technology di Sydney, dimostra che batteri e alcuni superbatteri sono incapaci di resistere alle proprietà medicinali del miele. “Il miele è conosciuto da millenni ma i batteri non hanno imparato a sviluppare resistenza”, è stato dichiarato in occasione della Settimana della Scienza a Sydney.
E’ stato dimostrato che in condizioni nelle quali i batteri svilupperebbero rapidamente resistenza agli antibiotici, in presenza del miele questo non avviene. E’ stato sperimentato con diversi batteri, diversi antibiotici e diversi tipi di miele. I risultati sono stati coerenti.
Gli studiosi sono tuttora impegnati nell’identificare, in uno studio su campione, le proprietà attive di oltre 1000 varietà di miele. L’efficacia del miele come medicinale dipende da differenti fattori fra cui il contenuto di zucchero, i livelli PH e la presenza di metilgliossale (MGO), il composto che si forma naturalmente nel nettare del fiore di Manuka ed è responsabile delle proprietà eccezionali del miele che ne deriva. Tra le altre proprietà benefiche del miele, è stato osservato anche, il rafforzamento dei batteri ‘buoni’ nell’intestino e la rimarginazione di ferite croniche.