QUEST’ERBACEA NOTA ANCHE COME “PIANTA DEI CENTENARI” DIFENDE LO STOMACO DAGLI ECCESSI DI SECREZIONI ACIDE

Coi suoi bei fiori color rosa intenso disposti su rami verde-azzurro, la Fumaria abbellisce campi e terreni incolti, viottoli, siepi e prati. La Fumaria (Fumaria officinalis L.), nota anche con il nome di erba acetosa o fumosterno, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Papaveraceae. Quest’erbacea, nota nella tradizione popolare come “pianta dei centenari”, ha anche molte virtù curative, tra cui spiccano quelle a favore di fegato e cistifellea: la fumaria aiuta a fluidificare la bile, è depurativa e diuretica. La Fumaria infatti è utilizzata in fitoterapia come coleretico, epatoprotettore e antispastico per la muscolatura liscia dello sfintere di Oddi; è indicata in presenza di dispepsie biliari, digestioni difficili, stitichezza, pesantezza postprandiale, meteorismo e alitosi. La pianta inoltre svolge inoltre un’azione blandamente sedativa, utile per favorire una buona qualità del sonno; tutto ciò si deve a diversi composti presenti in essa, fra cui alcaloidi (specie la berberina), flavonoidi e acidi organici, tra cui l’acido fumarico.

 

Ripara i danni alle mucose La Fumaria si è rivelata anche gastroprotettiva: una ricerca pubblicata su Cellular and Molecular Neurobiology ha testato gli estratti di fumaria su lesioni alle mucose gastriche dovute ad eccessi di secrezioni acide associati allo stress. Assunti per tre settimane, gli estratti della pianta hanno mostrato efficacia nel ridurre i danni alle pareti dello stomaco, contribuendo in particolare a regolare alcuni mediatori dell’infiammazione.

Fumaria contro le affezioni epatobiliari. Grazie alle attività epatoprotettive, anfocoleretiche e antispastiche sui dotti biliari, che la fumaria è in grado di esercitare, l’utilizzo di questa pianta ha ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento di affezioni epatobiliari di diversa natura. Per il trattamento di questi disturbi, la pianta dev’essere assunta internamente. La dose giornaliera abitualmente consigliata corrisponde a circa 6 grammi di droga. Inoltre, la Fumaria può essere assunta anche sotto forma di infuso.

Estratto secco

 

Ti disintossica e, in più, favorisce i processi digestivi La fumaria si trova in commercio in diverse formulazioni, tra cui capsule, estratto idroalcolico, preparati per tisane e tintura madre. Per favorire, ad esempio, la depurazione dell’organismo e la regolarità della secrezione biliare, ma anche in caso di disturbi digestivi, può essere utile assumere la fumaria sottoforma di tintura madre. Le relative dosi di assunzione normalmente consigliate sono pari a: 3-6 grammi di droga in 100 ml di acqua bollente come infuso, 250 mg di estratto secco per capsula, 2-5 g di estratto fluido di Fumaria (1g = 35 gocce), 30 gocce di Fumaria tintura madre tre volte al giorno, per un mese.

La Fumaria è ben tollerata e alle dosi terapeutiche non manifesta particolari effetti collaterali, possibili in caso di accertata ipersensibilità dell’utilizzatore ad uno o più componenti della droga. Dosaggi elevati possono causare diarrea e sedazione del sistema nervoso centrale. A scopo cautelativo l’impiego della Fumaria è sconsigliato alle donne in gravidanza e durante l’allattamento. Cautela nell’assunzione della Fumaria in caso di terapia con farmaci sedativi e/o ipnotici.

Written by Paola Olivieri