Maggiore connettività in regioni associate alla funzione motoria.
L’attività fisica può avere effetti positivi sul cervello. Ma bere il succo di barbabietola può rafforzare questi benefici, in particolare per chi è più avanti con gli anni.
La Barbabietola è un tubero originario dei Paesi europei e dell’Africa del Nord, inconfondibile per il suo particolarissimo colore rosso brillante dovuto da un pigmento chiamato betanina. Ha origini antiche, infatti il suo consumo è menzionato perfino in alcuni antichissimi scritti greci risalenti al 420 a.C.
Negli ultimi anni, la barbabietola ha guadagnato popolarità per i suoi potenziali benefici per la salute, che includono la riduzione della pressione del sangue e migliori prestazioni nell’esercizio fisico. Merito dell’elevato contenuto di nitrati, che aumentano il flusso di sangue al cervello e la distribuzione di ossigeno.
La Barbabietola rossa contiene pochissime calorie (solamente 19 per 100 grammi di prodotto): per questo motivo, rientra tra i cibi ipocalorici, ottimo alimento preferibile quindi in diete bilanciate che presuppongono una marcata restrizione calorica. E’ costituita da una buona quantità di acqua, da fibre, proteine, vitamine e, in minima parte, da grassi, ed inoltre essendo una radice, funge da miniera di sali minerali.
Questo ortaggio vanta numerosissime proprietà terapiche, anzitutto depurative e rinfrescanti. Il suo consumo è raccomandabile agli anemici, visto che le sostanze chimiche presenti sono in grado di rivitalizzare i globuli rossi e riequilibrare i livelli di ferro nel sangue.
Tra le altre proprietà attribuite alla barbabietola rossa, si ricordano quelle antisettiche, nutrienti e ricostituenti; per questi motivi, il consumo di barbabietola risulta particolarmente benefico negli stati influenzali.
Data la ricchezza di minerali, s’inserisce tra gli alimenti fortemente rimineralizzanti e, per lo stesso motivo – nonché per la ricchezza di ossalati – è sconsigliata in caso di calcolosi renale.
La radice rossa è utile anche per favorire le funzionalità digestive, poiché stimola la produzione di succhi gastrici: a rigor di ciò, è sconsigliata per chi soffre di acidità di stomaco.
Il consumo di barbabietola rossa è inoltre controindicato per i diabetici, considerando il modesto contenuto in zuccheri di questo ortaggio.
Oltre a ciò, da uno studio pubblicato su Journal of Gerontology, infatti, produce maggiore connettività nelle regioni del cervello associate alla funzione motoria. I ricercatori della Wake Forest University, nel North Carolina, hanno arruolato 26 partecipanti over 55, con pressione alta per effettuare 50 minuti di esercizio moderatamente intenso tre volte a settimana per 6 settimane. Un’ora prima di ogni seduta, metà dei partecipanti ha consumato un supplemento di succo di barbabietole contenente 560 milligrammi di nitrato, mentre gli altri un placebo. Al termine delle 6 settimane, i ricercatori hanno analizzato il cervello dei partecipanti tramite risonanza magnetica e scoperto che chi ha consumato il succo di barbabietole aveva una corteccia somatomotoria (regione che aiuta a controllare il movimento del corpo), strutturalmente più forte rispetto a chi ha consumato il placebo. “Rispetto all’esercizio da solo, l’aggiunta del succo ha determinato una connettività cerebrale che somiglia molto a quello che si vede nei più giovani”.