La dermatite, o eczema, è uno dei più comuni disturbi della pelle. E nel corso del XX secolo lo è diventato sempre di più: secondo uno studio dell’Università di Edimburgo, la sua incidenza solo in Inghilterra è aumentata del 41,8% dal 2001 al 2005. Oltre ad essere il disturbo più diffuso, la dermatite è anche il più generico. Ci sono infatti più varianti della patologia, accomunate dai sintomi tipicamente infiammatori: arrossamento, gonfiore e prurito. Possono manifestarsi anche secchezza e ispessimento della cute. Prima di intervenire sul disturbo, occorre capire di quale genere di dermatite si tratta: il consulto di un medico è fondamentale. I principali tipi di dermatite sono tre:

  • La dermatite allergica è causata dal contatto con una sostanza che per la pelle risulta irritante: nichel, lattice, alcuni tipi di detergenti e cosmetici, farmaci ad uso topico, piante infestanti… Può insorgere anche dopo contatti ripetuti e prolungati, ormai abituali.
  • La dermatite atopica ha a che fare soprattutto con un eccesso di mediatori chimici dell’infiammazione e con un sistema immunitario “deficitario” che, in modo simile a come accade con le allergie, reagisce a uno stimolo scatenando l’infiammazione cutanea. Può essere ricorrente, con fasi acute e stati silenti.
  • La dermatite seborroica si manifesta nelle zone ricche di ghiandole sebacee (cuoio capelluto, parte centrale del volto, sterno…). È causata dal fungo Malassezia furfur, che prolifera quando il sebo è alterato e provoca desquamazione – infatti è spesso associata a problemi di forfora e pelle grassa. Può essere aggravata dallo stress.

Esempio di dermatite Atopica

 

Se è atopica: il macerato di cedro elimina i sintomi più fastidiosi. Per ridurre i sintomi più fastidiosi della dermatite atopica puoi agire dall’interno con il macerato glicerico di cedro del Libano. Il rimedio si ottiene dai giovani getti di cedro del Libano che, a dispetto del nome, non produce agrumi: è una pianta aghiforme, con pigne. Ha azione disinfettante e antiossidante, cioè contrasta i radicali liberi che aumentano quando è in corso un’infiammazione. Il macerato aiuta a riequilibrare la cute, evitando secchezza e ipersensibilità. In genere si assumono 50 gocce di Cedrus libani MG 1 DH in poca acqua, tre volte al giorno per tre mesi, ma è bene chiedere al medico la posologia più adatta al singolo caso.

Cedro del Libano

 

Se è seborroica: La borragine in capsule ha effetto riequilibrante. L’olio di borragine potrebbe essere il rimedio più indicato in caso di dermatite seborroica, anche se è spesso usato anche contro quella atopica. L’olio che si ricava da questa pianta, tipica delle zone Mediterraneo, ha effetto antiossidante, ristrutturante, nutriente e seboregolatore, quindi evita che la pelle diventi unta e desquamata. In genere si assume una capsula di olio di borragine al giorno per un mese e la cura può essere ripetuta due o tre volte all’anno (non va assunto in caso di terapie con anticoagulanti e, poiché tende ad aumentare la quota di Omega 6, è necessario consultare il medico prima di seguire una terapia a base di olio di borragine). Può essere utile abbinare a questa assunzione anche un’applicazione esterna: basta versare il contenuto di una capsula di olio di borragine nella tua crema viso o nello shampoo. Naturalmente è bene che si tratti di prodotti appositamente pensati per la dermatite seborroica, dato che quelli “tradizionali” possono contenere tensioattivi e sostanze che peggiorano lo stato della cute irritata.

Olio di Borragine

 

Se è allergica: Il cardiospermum è un “cortisone” verde. Il Cardiospermum (Cardiospermum halicacabum) è una pianta tropicale dai piccoli fiori bianchi, il cui estratto ha proprietà antiallergiche e antinfiammatorie, con un effetto simile a quello del cortisone: riduce i mediatori dell’infiammazione a livello cutaneo e allevia rossore e irritazione. Per questo motivo il suo utilizzo, sotto forma di crema, è indicato soprattutto quando la dermatite è conseguente al contatto con una sostanza irritante o allergica, ma il rimedio è stato testato con successo anche contro altri tipi di dermatite, visto che riesce efficacemente ad eliminare rossore e prurito ed è ben tollerato da tutti i tipi di pelle. In erboristeria o in farmacia puoi trovare diverse creme o lozioni a base di estratto di cardiospermum, da applicare ogni giorno sulla zona infiammata fino a completo assorbimento (salvo diversa indicazione d’uso del prodotto).

Cardiospermum

 

DERMATITE: IL CEREALE HA AZIONE LENITIVA, DETERGE CON DELICATEZZA

Con l’avena colloidale tieni a bada il prurito. In caso di dermatite, lavarsi può diventare complicato. Non è possibile evitare questa necessità, ovviamente, ma come fare se la maggior parte dei saponi in commercio peggiora l’irritazione? L’avena può essere una buona soluzione naturale, perché è amica della pelle: ha un’azione delicata, lenitiva, idratante e antinfiammatoria. Inoltre riequilibra il pH cutaneo e allevia il prurito tipico delle dermatiti. Non a caso proprio l’avena è l’ingrediente principale di alcune linee di prodotti naturali per la cura e la pulizia della pelle sensibile. Puoi affidarti a queste oppure acquistare direttamente l’avena colloidale in polvere. In quest’ultimo caso, ne puoi aggiungere un bicchiere all’acqua della vasca da bagno e immergerti. Se hai la doccia, invece, puoi massaggiarne delicatamente una manciata sulla pelle bagnata e poi sciacquare. L’uso dell’avena colloidale è controindicato in chi ha ipersensibilità o intolleranze nei confronti di questo alimento. Ricorda che in ogni caso, in presenza di dermatite, può essere d’aiuto lavarsi con acqua non più calda di 34 °C e non restare sotto la doccia o nella vasca per più di 10 minuti, per evitare che la pelle si “indurisca”. Asciugati tamponando delicatamente la cute (e non sfregandola) e infine applica sempre una crema o un olio adeguato. Puoi usare l’avena colloidale per realizzare un impacco lenitivo, che plachi il prurito tipico delle dermatiti. Basta miscelare due cucchiai di avena colloidale in polvere con acqua tiepida, quanto basta a ottenere una pasta compatta e morbida. Se vuoi, prima puoi passare l’avena nel frullatore, così da ottenere una polvere ancora più fine. Stendi il mix sulla zona da trattare e lascia in posa per massimo 15 minuti. Poi rimuovi delicatamente sotto l’acqua corrente, senza sfregare la pelle, e asciuga tamponando con un asciugamano pulito. Puoi ripetere ogni giorno.

Avena colloidale

 

A VOLTE È COLPA DI UN’INTOLLERANZA. Esiste un tipo di dermatite associata alla celiachia, cioè l’intolleranza permanente al glutine. Si chiama dermatite erpetiforme o celiachia della pelle: non è una malattia autoimmune come la celiachia stessa, ma è un’infiammazione cutanea simile a herpes o eczema conseguente all’intolleranza permanente al glutine. Sebbene non tutti i celiaci ne soffrano, è vero invece che chi manifesta questa dermatite ha quasi certamente anche l’intolleranza alimentare. Colpisce soprattutto giovani e adulti e, anche se non è frequente, non è sempre facile da riconoscere. Una dieta gluten-free risolve tutti i sintomi.

 

IL SOLE PUÒ FARTI STARE MEGLIO: ECCO PERCHÉ. L’esposizione ai raggi UV è considerata una delle “terapie naturali” più utili, a patto che avvenga per poco tempo (5-6 minuti), con una protezione e senza che la pelle diventi rossa. Una delle ragioni è il fatto che grazie al sole sintetizziamo la maggior parte della vitamina D che ci serve. Questa vitamina è fondamentale per l’attivazione e il buon funzionamento del sistema immunitario, che è coinvolto, come abbiamo visto, nell’insorgenza delle infiammazioni cutanee. Diversi studi hanno rilevato che i bambini e gli adulti che soffrono di dermatite atopica hanno livelli bassi di vitamina D, dunque probabilmente questo aspetto ha un ruolo nella patologia. In generale l’infiammazione cutanea trae giovamento da un ambiente ben areato, con una percentuale di umidità non oltre il 60% e temperature non oltre i 20 °C. In estate, quindi, le zone pianeggianti sono sconsigliate: meglio le alture e le coste. Attenzione, però: c’è almeno un tipo di dermatite che non trae beneficio dal sole. È la cosiddetta dermatite da sole, una sorta di vera e propria allergia ai raggi UV: quando questi colpiscono la pelle, questa reagisce con eruzioni cutanee. A volte accade per predisposizione genetica, altre volte perché la pelle è stata “trattata” con prodotti che hanno effetto fotosensibilizzante, cioè aumentano la sensibilità della pelle nei confronti degli effetti del sole.

L’UNGUENTO CHE EVITA LE RECIDIVE: CON OLIO DI ENOTERA E CERA D’API. Se tendi a soffrire di dermatiti ricorrenti, è importante prenderti cura della tua pelle ogni giorno in modo da prevenire, nei limiti del possibile, future irritazioni. Un modo per farlo è applicare un unguento a base di olio di enotera, pianta ricca di nutrienti antinfiammatori, lenitivi, antiossidanti e idratanti. Sciogli a bagnomaria 5 g di cera d’api (protettiva), 15 ml di olio extravergine di oliva (emolliente) e 15 ml di olio di enotera. Quando gli ingredienti sono ben sciolti, spegni il fuoco e, se vuoi, aggiungi 2-3 gocce di olio essenziale di camomilla comune (elimina arrossamenti e infiammazioni e dà un profumo gradevole). Miscela e lascia raffreddare. Puoi applicare quest’unguento a scopo preventivo sulla pelle pulita e asciutta dopo la doccia, oppure, se la dermatite è in corso, sulla zona colpita anche più volte al giorno.

Nel successivo articolo approfondiremo come prendersi cura della propria pelle in caso di Acne e Psoriasi.

 

Written by Paola Olivieri