Allium sativum
AZIONE ANTIBIOTICA, IPERTENSIONE LEGGERA, PREVENZIONE DELL’ARTERIOSCLEROSI, DISTURBI LEGGERI DELLA CIRCOLAZIONE
Parte utilizzata: bulbo
Descrizione. L’aglio è una delle piante medicinali considerate da sempre indispensabili, poiché dotata di infinite proprietà salutari.
La parte utilizzata in campo fitoterapico, cioè la droga, è composta da numerosi bulbi più piccoli, gli spicchi, rivestiti da involucri rossicci che vanno a formare il bulbo. Il tipico odore pungente dell’Aglio si sprigiona ogni volta che viene “danneggiato”, per esempio durante la masticazione, il taglio, oppure la spremitura; questo è il motivo per cui gli spicchi interi non hanno odore. Tale esalazione è generata da sostanze di natura solforata, l’allicina e l’aglioina delle quali è importante prevenire la degradazione da parte di succhi gastrici; l’allicina infatti viene liberata quando l’enzima allinasi agisce sull’alliina, un composto incolore ed insapore che rappresenta il componente principale della droga fresca. Per questo motivo si consiglia l’utilizzo della polvere granulata in capsule rivestite gastroresistenti: inoltre, la capsula previene anche l’alito cattivo provocato dal consumo di questa pianta. L’allicina è un antibiotico rilevante, il cui forte potere inibente su numerosi tipi di batteri (tra cui quelli responsabili del tifo) venne notato già nel 1858 da Louis Pasteur.
Storia. Conosciuto sin dall’antichità, l’Aglio occupava già un posto centrale nell’alimentazione degli Egizi e degli Ebrei (Palestina), circa 4000 anni fa, ed è menzionato anche nella Bibbia quando si parla dell’esodo “il bene più prezioso lasciato dagli Ebrei durante la fuga dall’Egitto”, infatti giunti nella terra promessa introdussero l’uso dell’aglio come condimento. Nonostante i faraoni preferissero astenersi dall’aglio, cibo sgradito alle divinità, veniva somministrato agli schiavi addetti ai lavori pesanti per aumentarne la resistenza fisica e godeva dello status di pianta sacra (Erodoto – 490-424 a.C. – “schiavi nutriti con un pezzo di pane uno spicchio d’aglio e mezza cipolla”). I risultati della medicina egiziana, furono ripresi anche dai Greci, tra cui Ippocrate di Cos (460-377 a.C.). I Greci che facevano sport consumavano aglio prima delle competizioni. Galeno, ci ha tramandato che l’aglio era il toccasana del contadino, mentre Dioscoride lo considerava ottimo tonico, curativo dell’asma, diuretico, antiveleno, vermifugo, contro l’ itterizia, il dolore di denti ed le eruzioni della pelle. Nella Roma Imperiale veniva largamente utilizzato sia da contadini che da soldati, infatti l’aglio era distribuito nelle legioni dei soldati per prevenire le infezioni e per esaltare le “virtù” maschili delle truppe.
Proprietà. Una delle proprietà più importanti e notevoli dell’aglio è la sua funzione antibiotica (azione batteriostatica e battericida sia verso i Gram+ che i Gram-): è difatti un efficace antibiotico da adoperare nei casi in cui la flora batterica intestinale sia stata mutata da cure precedenti. Al contrario degli antibiotici di sintesi, l’aglio non solo non attacca la flora batterica saprofita, ma ne sostiene perfino il ripristino.
Rappresenta un ottimo rimedio contro meteorismo e crampi addominali, ed è utilissima anche in caso di diarrea acuta e cronica o feci muco-sanguinolente (dissenteria).
Inoltre l’aglio racchiude anche alcaloidi che hanno un’azione analoga a quella dell’insulina, riducendo il livello di glicemia nel sangue: per questo l’aglio è ritenuto un efficace sostegno nelle terapie contro il diabete ed in altre malattie legate al metabolismo degli zuccheri.
Recenti studi hanno dimostrato che l’Aglio fortifica il sistema immunitario ed agisce come forte battericida su tutto l’organismo; non è solamente batteriostatico, ma ugualmente e soprattutto antimicotico, è un potentissimo vermicida, migliora la circolazione sanguigna da cui i suoi effetti benefici sull’ipertensione arteriosa (opera provocando vasodilatazione delle arteriole e dei capillari), e normalizza il tasso di colesterolo e trigliceridi nel sangue. Un’alimentazione sufficientemente ricca di Aglio, diminuisce l’aggregazione piastrinica (e quindi la formazione di trombi) e riduce sensibilmente l’attività fibrinolitica (di conseguenza rende minore il rischio di sclerosi delle arterie).
Questi due effetti congiunti conferiscono all’Aglio proprietà antitrombotiche. Grazie alle sue attività ipolipidemizzanti e ipocolesterolemizzanti, l’Aglio previene dunque l’arteriosclerosi e le complicazioni vascolari ad essa associate (infarto per il cuore, emiplegia per il cervello, artrite per le gambe, rischio di flebite, ecc…). Inoltre la polvere del bulbo dell’Aglio è un disinfettante intestinale di grande efficacia. Il bulbo dell’Aglio contiene anche vitamina A, B1, B2, PP e C, oligoelementi e sali minerali.
Impiego. Viene consigliata a scopo terapeutico l’assunzione di circa 4 g al giorno di bulbi freschi di Aglio, che assicurano l’apporto di circa 40mg di alliina, dalla quale si liberano 20mg di allicina. L’estratto è usato in molte preparazioni farmacologiche contro la pressione alta. Può essere assunto sottoforma di infuso o decotto per dolori reumatici, catarri bronchiali, vermi intestinali, febbri, influenza e pressione alta; mentre finemente tritato per senapismi (impiastro preparato con farina di senape) contro nevralgie o come cataplasma (impacco di più sostanze vegetali racchiuse in garze sterili) su calli e verruche; oppure con bagni e frizioni con succo fresco; enteroclisma (clistere) con il decotto contro vermi intestinali. Per trattare piccole ferite, punture di insetti o micosi si può ricorrere al succo di aglio diluito in acqua, oppure ad una soluzione disinfettante preparata schiacciando da 5 a 10 spicchi d’aglio e diluendo il succo così ottenuto con un rapporto 1:10 in alcol 30%. Il prodotto ottenuto può essere conservato al buio per un paio di mesi.
Avvertenze. L’Aglio presenta un elevato profilo di sicurezza come si può facilmente intuire dalla lunga consuetudine nell’uso culinario. L’effetto indesiderato più comunemente riscontrato per l’Aglio è l’alterazione dell’odore dell’alito. Non ci sono motivi per escludere l’uso dell’Aglio in gravidanza e in allattamento, tuttavia alcuni componenti volatili dell’Aglio contenenti zolfo passano nel latte materno modificandone il sapore.
E’ controindicato a chi soffre di pressione bassa, ai malati di fegato, a chi ha irritazioni allo stomaco e all’intestino. E’ da evitare in associazione a farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici, e con alcuni farmaci antiretrovirali nella terapia dell’HIV.
ASSOCIAZIONI
IPERTENSIONE LEGGERA
Olivo
CATTIVA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA, RISCHIO DI FLEBITE
Vite rossa
ARTRITE
Ginkgo
ARTERIOSCLEROSI
Lecitina di Soia
Olio di Salmone