Si dice che la lista delle proprietà medicamentose ascritte all’uva sia tanto lunga quante sono le sue varietà: in effetti, proprio per la peculiare composizione nutrizionale e chimica, l’uva viene sfruttata nel settore alimentare, fitoterapico e cosmetico. L’ uva è molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili (glucosio, levulosio, mannosio); contiene inoltre acidi organici, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio, silicio, cloro, arsenico),vitamine A, del gruppo B e C, tannini (nella buccia), polifenoli. Occorre però ricordare che la composizione e il gusto dell’ uva variano molto secondo la zona di produzione, le condizioni climatiche e la varietà.
È indicata in caso di anemia e affaticamento, uricemia e gotta, artrite, vene varicose, iperazotemia, malattie della pelle. L’ uva ha proprietà antiossidanti e anticancro, dovute soprattutto al contenuto di polifenoli e di resveratrolo, presente nella buccia dell’ uva nera; ha inoltre proprietà antivirali, grazie al contenuto di acido tannico e di fenolo, in grado di contrastare il virus dell’herpes simplex (applicazioni di succo d’ uva o di mosto sulle labbra affette da herpes ne velocizzano la guarigione). L’ uva risulta anche particolarmente utile in caso di stitichezza. Gli acini ridotti in puré, applicati sulla pelle di viso e collo, hanno un’azione astringente e rivitalizzante. Chi soffre di disturbi digestivi, dovrebbe mangiare gli acini d’uva senza buccia e semi. Deve essere consumata con moderazione in caso di diabete e obesità.
Da un recente esperimento effettuato dai ricercatori della Pennsylvania State University di State College, è stato evidenziato come l’estratto di uva potrebbe essere efficace contro i tumori del colon, una forma molto comune di cancro che ogni anno colpisce in Italia circa 35mila persone. Un composto di resveratrolo e semi di uva, ha la capacità di dimezzare il rischio di malattia nei topi, in quanto sopprime le cellule staminali tumorali.
Nella ricerca sono stati utilizzati 52 topi con tumore del colon, divisi in tre gruppi: a un gruppo è stata somministrata una integrazione a base di resveratrolo (composto polifenolico che si trova in uva, arachidi e bacche) unito a estratto di semi di uva; a un altro gruppo è stato somministrato sulindac (antinfiammatorio che previene i tumori nell’uomo) e a un terzo gruppo nulla.
I ricercatori hanno scoperto che l’incidenza di tumori nei topi che hanno ricevuto l’estratto di uva è diminuito del 50%. Una proporzione simile a quella osservata nel gruppo che assunto sulindac, ma senza alcuna tossicità. In vitro, gli esperimenti hanno prodotto risultati simili, determinando la base molecolare per l’effetto benefico, attribuibile all’effetto sulle cellule staminali tumorali, ovvero cellule responsabili della progressione della malattia. Lo studio, pubblicato sulla rivista BMC Complementary and Alternative Medicine, ha anche scoperto che il resveratrolo e l’estratto di semi d’uva non sono altrettanto efficaci se presi separatamente, ma è l’effetto combinato che produce i migliori risultati.