Mangeresti una pila di sedici zollette di zucchero, nella speranza di farti passare la sete? Nessuno sano di mente lo farebbe! Ma se queste zollette sono ben sciolte nella Cola, allora l’illusione di dissetarti, bevendola bella ghiacciata, potrebbe essere forte!
Che le bibite gassate e con aromi artificiali fossero molto ricche in zuccheri, era conoscenza comune, tuttavia, anche altre categorie di drinks li contengono: il latte al cioccolato, popolare tra i più piccoli, contiene 29 grammi di zucchero per ogni bottiglietta da 240 millilitri: quasi 15 zollette di zucchero in un bicchiere. Anche le bevande che in genere vengono considerate più sane, come l’acqua arricchita di vitamine o il latte di soia o di riso, vengono eccessivamente “addolcite” tramite l’aggiunta di zucchero, spesso andando quindi ad intaccare alcuni degli effetti benefici pubblicizzati (specie se queste bibite vengono incluse in programmi dietetici che prevedono ridotti quantitativi di zucchero).
Per vivere, gli zuccheri sono necessari: questi ci forniscono la giusta energia per “funzionare” al meglio come esseri umani, inoltre vengono immagazzinati nel corpo per svolgere importanti trasformazioni chimiche. Tuttavia al giorno d’oggi è abbastanza comune andare ben oltre alla dose consigliata. Generalmente questo avviene senza nemmeno saperlo: basta sgarrare con una lattina o due della vostra bibita preferita mentre siete davanti alla televisione. L’eccesso di zuccheri può portare ad un aumento di peso e a problemi di salute altrimenti evitabili, uno fra tutti il diabete.
Inoltre da uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Report e condotto presso lo University College London, è stato rilevato che l’elevata assunzione di zuccheri contenuti in alimenti e bevande, a lungo termine può influenzare negativamente la salute psicologica. L’OMS raccomanda che gli zuccheri – come amido, glucosio, fruttosio – non dovrebbero rappresentare più del 5-10% del totale apporto calorico. Sono però aggiunti a molti cibi preparati e bevande, al punto che l’assunzione media di zuccheri è ormai spesso doppia rispetto al livello consigliato, aumentando obesità, diabete e disturbi cardiovascolari. Ma anche problemi di salute mentale, come la depressione. I ricercatori lo hanno dimostrato con uno studio che ha reclutato 10.000 impiegati pubblici tra i 35 e i 55 anni. Ne è emerso che il rischio di sviluppare un disturbo mentale dopo 5 anni è stato del 23% più elevato tra gli uomini che hanno consumato più di 67g di zucchero giornalieri rispetto a quelli con un’assunzione inferiore a 40g.