Aprile 2, 2023 VIVERE GREEN Nessun commento

Il Comitato cittadino Taranto Redenta audito in commissione del territorio del Comune di Taranto.
Si ai giochi del Mediterraneo a Taranto. Si allo stadio del nuoto.
Si allo stadio del nuoto in un quartiere da riqualificare e valorizzare.
Si ad uno stadio del nuoto vicino ad arterie stradali che non complichino il traffico cittadino.
Si ad uno stadio del  nuoto costruito senza sprechi.
Si ad uno stadio che per il futuro potrà essere facilmente mantenuto e manutenuto.
Si ad un nuovo parco archeologico e naturalistico nei pressi della torre d”Ayala come è oggi la Pineta di Cimino.

Questi, in estrema sintesi, gli aspetti che il Comitato cittadino Taranto Redenta ha voluto esporre in modo costruttivo il 31 marzo alla commissione del territorio del Comune di Taranto. Oltre la presenza  gradita di consiglieri noti in città come Odone e Liviano, con piacere si è visto un confronto attivo e democratico sul tema con la partecipazione dei consiglieri Contrario (Come presidente vicario), i consiglieri Cosa, Vietri e Abate. Si è registrata purtroppo l’ assenza dei Verdi. Le domande poste, sulle quali ci aspettiamo le dovute riflessioni e chiare risposte, sono state quelle di sapere quale genere di deroga vi è alla costruzione di una struttura di cemento così invasiva a circa 20 metri dal mare visto che legge prevede che non si possa costruire a meno di 300 metri dalla battigia. Inoltre, si vorrebbe sapere, da dove provengono i fondi. Si teme il rischio di lungaggini come la costruzione del campo scuola che, anziché i 270 giorni calenderiali da contratto, dopo quasi 3 anni, forse solo ora si intravede la luce in fondo al tunnel.  Saremmo anche in ritardo perché, per eventi così importanti,  bisogna organizzare  delle manifestazioni internazionali per vedere come reagisce il territorio e la società. Inoltre ci chiediamo: “cosa si vuole fare dopo i giochi” ? L”attuale piscina comunale di 25 metri è stata data in gestione a privati. Lo stesso si vorrà fare in futuro delle due piscine da 50 metri con la conseguente limitazione della fruibilità dell area? Tutto ciò anche in considerazione delle forti spese di manutenzione che ci saranno, vista la posizione a pochi metri dal mare.
Chi ha deciso che l impianto venga fatto li? Un ente locale? Regionale? Quanto costa tale realizzazione e quanto costerebbe in meno in un altra zona dove potrebbe dare maggiori ritorni sociali come Salinella e PAOLO VI Talsano? L’ auspicio è che nasca un dibattito in consiglio comunale tra i consiglieri che rappresentano i cittadini. Da parte nostra non smetteremo di batterci in tutte le sedi al fine tutelare un patrimonio paesaggistico di suggestiva bellezza che la Marina ha restituito ai cittadini. Inoltre ci impegneremo per far sì che uno stadio del nuoto venga costruito rapidamente in un luogo facile da raggiungere e facile da gestire sotto tutti gli aspetti infrastrutturali ed economici, ma sopratutto che sia della comunità e non per una élite.

Antonello Ciavarelli – coordinatore del comitato cittadino Taranto Redenta

Written by Paola Olivieri