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Proseguiamo il nostro viaggio nell’affascinante mondi degli oli essenziali e conosciamo l’Abete che appartiene alla famiglia delle conifere e in particolare alle Pinaceae. “Ne esistono diverse specie e di conseguenza molti oli essenziali, le conifere infatti sono tra le prime piante scoperte in grado di produrre le essenze aromatiche. Se ne distillano gli aghi resinosi e per produrre 1 kg di olio essenziale servono 150 kg di aghi. In Italia la produzione maggiore è in Trentino Alto adige”, ci spiega Alessia Daturi, Naturopata e aromaterapeuta della Scuola italiana di medicina olistica di Milano.

I più conosciuti e usati sono l’Abies balsamea o Abete balsamico (il più equilibrato e versatile), l’Abies alba o Abete bianco (il più delicato, va bene per la prevenzione e per i bambini) e l’Abies sibirica o Abete siberiano (il più forte).  Essendo piante antiche portano una grande energia e un forte sostegno a tutti i livelli. Uniche controindicazioni: non si usano sotto i 6 anni e nel primo trimestre di gravidanza. L’apparato elettivo dell’Abete è quello respiratorio, in quanto ha proprietà antisettiche, balsamiche, decongestionanti, fluidificanti del muco, espettoranti, per cui è indicato per infezioni leggere alle prime vie aeree (orecchio, naso e gola) come raffreddore e tosse. Si può usare in diffusione (1 gc per ogni mq dell’ambiente), in aerosol (1 gc), in inalazione (1 gc sul palmo della mano e poi si fa l’olfazione per qualche minuto) o si applica diluito in olio vegetale sul petto e sulla schiena.  Per la prevenzione dei malanni stagionali non si assume mai ininterrottamente, si fanno cicli di 2-3 settimane con un’interruzione di 7-10 giorni. Ottimo anche in prevenzione per i fumatori che soffrono spesso di catarri, in questo caso si applica diluito in olio di mandorle o di jojoba su petto e gola.  Dopo una malattia respiratoria trattata con i farmaci è molto utile in convalescenza usandolo in diffusione o frizionato su schiena e petto.  Abete migliora anche la qualità dell’aria neutralizzando patogeni e tossine presenti nell’aria e rendendo più disponibile l’ossigeno. In questo caso si usa in diffusione negli ambienti chiusi. Quest’olio essenziale è molto efficace anche sull’apparato muscolo scheletrico in quanto antinfiammatorio, rubefacente, antireumatico. Si può usare nei bagni caldi (aggiungendolo a un cucchiaino da the di olio vegetale mescolato con 50 gr di sale marino integrale) o diluito in oleolito di arnica o iperico e frizionato su contratture e dolori muscolari o articolari o parti che presentano nevralgie. Molto utile anche dopo l’attività sportiva massaggiato sulle gambe e braccia. Infine, Abete è un ottimo antimuffa, se ne può mettere 1 gc su una striscia di carta assorbente e apporla dentro i libri o sulle pareti o diluita dentro le vernici per imbiancare.

Silvia Trevaini

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Written by Paola Olivieri