Un aiuto contro il diabete giunge anche dalla patata dolce, o patata americana: nella buccia di questo tubero è infatti presente una sostanza, il Cajapo, che sembra avere effetti benefici sia sulla riduzione del colesterolo sia della glicemia. Lo avvalorano diversi studi scientifici, tra cui uno studio pubblicato nel 2016 sul British Medical Journal.

La patata dolce è una radice tuberosa appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, originaria dell’America del Sud; a differenza delle patate, che appartengono ad un’altra famiglia, non contiene solanina, anche se ne ricorda l’aspetto. La patata americana contiene carboidrati, fibre, vitamina A, vitamina C, potassio, magnesio, ferro e calcio, flavonoidi, antociani. In virtù dei costituenti si può dire a tutti gli effetti che ha potere antiossidante e anti-aging. Questo tubero, ha ottenuto il punteggio più alto in una classifica sui vegetali più salutari grazie alla elevata concentrazione di principi attivi benefici anche nella buccia e può essere consumata anche cruda.

Tabella nutrizionale Patate dolci

Un ulteriore studio clinico ha dimostrato che il Cajapo riduce la glicemia, i valori di HbA1C (emoglobina glicosilata) e l’insulino resistenza in pazienti affetti da Diabete mellito di Tipo 2 dopo 5 mesi di assunzione giornaliera di 4 g di cajapo.
Si tratta dunque di “un alimento molto utile da consumare con frequenza per ottenere: un effetto anti-aging, un effetto antiossidante, un miglior controllo glicemico, la riduzione di elevati valori di insulina, la riduzione dell’HbA1C ovvero del fenomeno chiamato glicazione enzimatica, un miglioramento della Sindrome Metabolica.

 

Written by Paola Olivieri