La rottura dell’enorme pezzo di ghiaccio, grande 1550 chilometri, è stata misurata domenica scorsa dal British antartic survey. I satelliti dell’Agenzia spaziale europea hanno ripreso chiaramente il momento del distacco.
Misura 1550 chilometri, quasi quanto la città di Londra e cinque volte l’isola di Malta, l’iceberg che si è distaccato dalla piattaforma di ghiaccio di Brunt, in Antartide. A confermarlo sono le immagini satellitari dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, così come il British antartic survey (Bas). La rottura dell’iceberg è stata misurata domenica 22 gennaio anche dagli strumenti della stazione Bela della Rete Sismografica Antartica Italo-Argentina (Antarctic Seismographic Argentinean Italian Network – ASAIN) del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), gestita dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS in collaborazione con la Direccion Nacional del Antartico (DNA)/Istituto Antartico Argentino (IAA).
“I segnali sismici determinati dalla rottura della piattaforma di Brunt, avvenuta a circa 400 chilometri di distanza dalla stazione BELA, sono stati registrati a partire dalle ore 12 e sono continuati fino alle 16, ora locale“, ha spiegato Milton Percy Plasencia Linares, sismologo del Centro di Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs). “Come riportato dai glaciologi del British Antarctic Survey, che da anni monitorano la dinamica della piattaforma di ghiaccio Brunt, il distacco fa parte del comportamento naturale della piattaforma” spiega Fausto Ferraccioli, direttore della Sezione di Geofisica dell’Ogs ed esperto nell’esplorazione geofisica delle calotte polari.
Esa: “Distacco inaspettato ma a lungo anticipato”
Anche l’Agenzia Spaziale Europea ha spiegato che l’evento, seppur inaspettato, era stato a lungo anticipata. Per diversi anni gli esperti hanno monitorato la situazione della piattaforma di ghiaccio di Brunt, confinante con la costa di Coats Land nel settore del Mare di Weddell. L’Esa riferisce che la nuova formazione si chiamerà A-81 con il pezzo più piccolo a Nord identificato come A-81A o A-82.
Gli iceberg, spiega ancora l’agenzia, sono solitamente nominati con una lettera maiuscola che indica il quadrante antartico in cui sono stati avvistati, seguita da un numero sequenziale. L’Esa ricorda inoltre che la stazione di ricerca è stata trasferita nel 2017 in un luogo più sicuro dopo che la piattaforma di ghiaccio è stata ritenuta pericolosa e attualmente si trova a circa 20 km dalla linea di rottura. Al momento vi lavorano 21 persone.