La dieta mediterranea è stata scelta nel 2023 come la migliore al mondo, fa sapere l’associazione degli agricoltori italiani, ma è messa in difficoltà dalla crisi climatica e da quella energetica. Coldiretti è inoltre critica nei confronti delle etichette sugli alcolici recentemente adottate in Irlanda.
La dieta mediterranea si è classificata come la migliore al mondo del 2023 davanti alla dash e alla flexariana ma è sotto attacco per gli effetti del cambiamento climatico, dell’esplosione dei costi di produzione e delle scelte dell’Unione Europea che boccia il vino con etichette allarmistiche e promuove i grilli a tavola. È quanto denuncia l’associazione Coldiretti dopo aver reso noto il primato della dieta mediterranea nel “Best diets ranking” elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.
Gli attacchi alla dieta Mediterranea
La dieta mediterranea è un tesoro del made in Italy che ha consentito all’Italia livelli di longevità fra più alti al mondo, ma è sotto attacco, come denuncia Coldiretti, su più fronti: climatico, economico e politico europeo. I cambiamenti climatici, con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo, hanno tagliato le produzioni degli alimenti base della dieta mediterranea con il crollo del 30% per l’extravergine di oliva, del 10% per passate, polpe e salse di pomodoro fino al -5% per il grano duro destinato alla produzione di pasta tricolore. Con l’esplosione dei costi causata dalla guerra in Ucraina più di un’azienda agricola su dieci (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre un terzo del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari spinti dal conflitto.
Sulla dieta mediterranea pesano anche altre minacce, come il via libera dell’Unione europea all’immissione sul mercato degli insetti come nuovi alimenti o l’autorizzazione Ue concessa all’Irlanda che potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze che non tengono conto delle quantità, come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati” nonostante il parere contrario dell’Italia.
“Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva, considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Le diete migliori del mondo
La dieta mediterranea conquista il primo posto, seguita sul podio da quella dash contro l’ipertensione che si classifica seconda e la flexariana, un modo flessibile di alimentarsi, che è terza. Al quarto posto la dieta ‘mind‘ che previene e riduce il declino cognitivo e quinta classificata la dieta Tlc (Therapeutic Lifestyle Changes) creata dal National cholesterol education program del National institutes of health con l’obiettivo di ridurre il colesterolo come parte di un regime alimentare salutare per il cuore con molta verdura, frutta, pane, cereali, pasta e carni magre.
I benefici della dieta mediterranea
La dieta mediterranea ha vinto la sfida tra 24 diverse alternative con un punteggio di 4,6 su 5 grazie agli effetti positivi sulla salute ed è anche fra le più facili da seguire, adatta alle famiglie, semplice da organizzare con alimenti di base, incoraggia un consumo moderato di grassi sani, come l’olio d’oliva, e scoraggia i grassi malsani, come i grassi saturi, con meno del 30% circa delle calorie totali provenienti dai grassi ed è adatta a chi segue prescrizioni religiose halal o kosher. La dieta mediterranea, inoltre, è salutare per il cuore ed è stata associata a una riduzione della pressione sanguigna, del colesterolo e del peso corporeo, nonché a migliori risultati di salute cardiovascolare e tassi inferiori di malattie cardiache e ictus.
L’abbondanza di frutti di mare ricchi di nutrienti, noci, semi, olio extravergine, fagioli, verdure a foglia verde e cereali integrali nella dieta mediterranea vanta anche molti benefici per il cervello. Gli antociani in bacche, vino e cavolo rosso sono considerati particolarmente benefici per la salute. Un ruolo importante per la salute che è stato riconosciuto ad oltre un decennio dall’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco avvenuta il 16 novembre 2010. L’apprezzamento mondiale per la dieta mediterranea, fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli, in provincia di Salerno.