C’è un modo molto semplice per evitare di trasformare tutti gli zuccheri in grassi e iniziare a dimagrire subito: introdurre una sola fonte di carboidrati a pasto, bilanciandola con proteine, grassi buoni e vegetali quali fonte di fibre. I vantaggi sono duplici: per prima cosa si riduce il carico glicemico del pasto (evitando di sollecitare troppo l’insulina), poi si introducono in generale meno zuccheri, pur non togliendoli del tutto (e concedendosi ogni tanto un dessert!). Cosa significa in concreto? Essendo fonte di carboidrati (semplici o ortaggi come le patate, possono essere portati in tavola a ogni pasto, purché se ne scelga uno e uno solo.

 

A colazione mangi i fiocchi d’avena? Niente frutta. Preferisci le fette biscottate? Evita la marmellata. A pranzo e a cena o la pasta o il pane (compresi gallette e grissini) e niente patate o frutta.

 

Vuoi la frutta? Allora evita nello stesso pasto di consumare pasta, riso e pane. È uno schema che va bene per la fase d’attacco, quando bisogna dare una sferzata al metabolismo, e che poi può essere mitigato nel suo rigore.

l problema del consumo di zuccheri ha mobilitato le autorità sanitarie internazionali, come l’Oms. L’aumento dei casi di diabete di tipo 2, che è legato a quello che mangiamo, è indice di questo eccesso. Secondo l’Oms dovremmo ridurre soprattutto gli “zuccheri aggiunti” al 5% delle calorie giornaliere: su un fabbisogno di 1800 calorie, dovremmo limitare a 23 g al giorno (un grammo di zucchero apporta 4 calorie). Pensa che una lattina di bevanda zuccherata, come cola o aranciata, apporta 27 g di zucchero, e una merendina da sola ben 14 g.

Written by Paola Olivieri