Rosmarinus officinalis L. – Parte utilizzata: parti aeree e sommità fiorite, e olio essenziale ottenuto per distillazione in corrente di vapore delle foglie e dei rametti freschi.

Descrizione. Il Rosmarino è un arbusto legnoso perenne sempreverde appartenente alla famiglia delle Labiatae, è ramosissimo con andatura talvolta ascendente e altre volte prostrato, mai effettivamente eretto, raggiunge altezze di 2 metri, con radici profonde, fibrose e resistenti, ancoranti, con corteccia bruno chiara.
Le foglie sono, lineari larghe 2-3 mm e lunghe 15-30 mm, revolute sul bordo, sessili, verde scure e lucide sopra, mentre bianco tomentose di sotto, opposte lungo i rami ed in fascetti ascellari.
I fiori ermafroditi, sono raccolti in racemi ascellari brevi, solitamente nella parte superiore dei rami, ciascuno con 4-16 fiori. Il calice è campanulato bilabiato tomentoso di 5-6 mm, diviso fino ad un terzo della lunghezza. La corolla è di color azzurro-chiara o lilla, a volte rosea o bianca bilabiata a tubo sporgente, si gonfia alla fauce, e possiede il labbro superiore dritto, formato da due lobi connati, e il labbro inferiore trifido, con lobo centrale più grande e concavo, e lobi laterali oblunghi più o meno rivoluti. I due stami superiori sono assenti, mentre i due inferiori sono ascendenti e superanti la corolla. Lo stilo è semplice a stimma bifido.  Il frutto è schizocarpico con 4 mericarpi (acheni) oblunghi, di color castano chiaro.

 

Storia. Il Rosmarino, originario dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa, è ora spontaneo nell’area mediterranea nelle zone litoranee, garighe, nella macchia mediterranea, nei dirupi sassosi e assolati dell’entroterra, dal livello del mare fino alla zona collinare, ma si è acclimatato anche nella zona dei laghi prealpini e nella Pianura Padana nei luoghi sassosi e collinari. Il suo nome deriva dalla combinazione dei due termini latini “ros” (rugiada) e “marinus” (del mare), denominazione generata nell’intento di esprimere la delicata tinta bluastra dei fiori, comparandola all’increspatura delle onde marine. Il nome specifico deriva dai numerosissimi impieghi di origine officinale che la pianta ha posseduto da sempre in tutto il bacino del mediterraneo. Fin dalla più remota antichità è stato coltivato negli orti e nei giardini, i Greci e i Romani lo bruciavano come incenso. Fu ritenuto in possesso di poteri magici ed afrodisiaci inserendosi in molteplici filtri d’amore e ricette propiziatorie. Il rosmarino si mostra quindi nell’uso comune con il doppio contributo del delicato aroma e della probabile facoltà di scacciare la malasorte, raffigurando oltre a ciò l’immortalità e la fedeltà coniugale.

Proprietà. Il Rosmarino è impiegato attualmente in erboristeria per le sue proprietà aromatizzanti, aperitive, digestive, antispasmodiche, diuretiche, balsamiche, antisettiche, rubefacenti e stimolanti. L’olio essenziale che  si ottiene dal Rosmarino, poiché ricco in eucaliptolo, viene sfruttato per l’attività balsamica, e inoltre per le proprietà batteriostatiche, coleretiche, colagoghe e spasmolitiche, quindi utilissimo in profumeria e cosmesi, in liquoreria e in farmacia. Per uso interno il Rosmarino ha proprietà digestive, antispasmodiche e carminative sulle vie biliari e sull’intestino tenue; stimola la diuresi e la sudorazione, regola il ciclo mestruale, fluidifica la secrezione bronchiale, seda le tossi convulse, ed è in grado di esercitare anche attività colagoga e coleretica. Per uso esterno è soprattutto un buon antisettico. L’ olio essenziale ha localmente proprietà stimolanti e rubefacenti utili per il trattamento di contusioni, dolori articolari e muscolari, reumatismi e torcicollo. Per di più, molti dei costituenti chimici del rosmarino (diterpeni, flavonoidi) hanno dimostrato di godere di interessanti attività antiossidanti. Inoltre, al rosmarino vengono attribuite anche proprietà antimicrobicheanticonvulsive, balsamiche, epatoprotettive e antitumorali.

Olio essenziale di Rosmarino

 

Impiego. Il rosmarino è un alleato eccellente contro il mal di testa, i dolori reumatici e del nervo sciatico, delle contusioni, perché utilizzato come antinfiammatorio ed antidolorifico. Non tutti conoscono che il rosmarino oltre a ciò è un valido aiuto per combattere la caduta dei capelli, la forfora, l’alitosi, per ridurre i livelli di colesterolo e glicemia, per potenziare la memoria e sanare la pelle impura e grassa. Infatti il rosmarino viene adoperato in cosmesi per lozioni e i bagni che deodorano e purificano la pelle, per tinture che rivitalizzano il cuoio capelluto, per dentifrici e colluttori che rinforzano le gengive. Viste le sue molteplici proprietà benefiche per la nostra salute, il rosmarino può essere adoperato in preparazioni erboristiche specifiche che possono favorire la soluzione di qualche piccolo problema di salute.

Esempi di preparazioni erboristiche:

  • Decotto per mal di gola, tosse e raffreddore: riporre 50 gr. di foglie di rosmarino in una pentola con mezzo litro di acqua, lasciar bollire per 10 minuti. Far raffreddare per 5 minuti, filtrare la tisana e berla. È consigliato bere almeno una tazza al giorno.
  • Decotto per ostacolare la ritenzione idrica e prevenire la cellulite: porre 10 foglie di rosmarino e 25o ml d’acqua in un pentolino, portare ad ebollizione, infine filtrare e lasciare intiepidire. E’ consigliato sorseggiare il decotto dopo i pasti, preferibilmente due o tre volte al giorno per un effetto drenante.
  • Combattere la forfora: preparare un composto tritando le foglie di rosmarino con del sale, applicare il prodotto sui capelli prima dello shampoo. Questo rimedio totalmente naturale, è ottimo anche per contrastare i capelli grassi e ridurre l’eccesso di sebo.
  • Capelli grassi e spenti: preparare un infuso con 5 cucchiai di foglie essiccate di rosmarino e 250 ml di acqua bollente: lasciare le foglie in infusione per 15 minuti. Utilizzare il composto per massaggiare il cuoio capelluto prima dello shampoo, che vi consigliamo di utilizzarlo neutro e delicato. Tale metodo aiuterà a ridurre l’oleosità del cuoio capelluto. Se invece, si hanno capelli spenti e opachi, sarà sufficiente soltanto spruzzare l’infuso, con un nebulizzatore, sui capelli asciutti, per renderli più luminosi.
  • Bloccare la caduta dei capelli: impiegare l’infuso come lozione da utilizzare dopo lo shampoo, massaggiare e lasciar agire per qualche minuto. Il rosmarino svolge un’azione stimolante per il follicolo e rafforza i capelli deboli prevenendone la caduta. Inoltre è possibile preparare anche uno shampoo anti-caduta “fai da te” unendo 20 ml di olio essenziale di rosmarino a 20 ml di shampoo, lasciar riposare per alcuni giorni prima di utilizzarlo.

Decotto

 

Altro impiego molto conosciuto del rosmarino, ma non da sottovalutare è in cucina, dove insieme alla Salvia, al Timo e all’Alloro provvede continuamente da secoli al tipico aroma non solo a piatti di carne, pesce e selvaggina, ma anche a dolci semplici e popolari come il castagnaccio.
Infine i fiori del rosmarino, attirano in gran numero le api, che ne producono un miele dalle proprietà e dal sapore eccellente.

Avvertenze. L’olio essenziale di rosmarino non va mai usato puro per evitare irritazioni, e usato solo per brevi periodi. Evitare l’assunzione di rosmarino in caso di epilessia (olio essenziale), gravidanza e allattamento o più in generale in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, non può essere assunto dai bambini. Il sovradosaggio, invece, può causare convulsioni, irritazioni, vomito, difficoltà respiratorie e disturbi gastrointestinali. Bisogna sempre ricordare che i rimedi naturali vanno assunti nella posologia indicata dallo specialista, senza eccedere e che comunque non sostituiscono i farmaci.

Written by Paola Olivieri