I pistacchi, frutti dalle buone proprietà nutritive, sono i semi della pianta Pistacia vera. L’albero è di origine orientale ed appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae. Il contenuto lipidico è prevalentemente costituito da grassi mono e polinsaturi, perciò grassi “buoni”. Nei pistacchi, rispetto ad altri semi oleosi, sono presenti maggiori quantità di sostanze antiossidanti: luteinabeta-carotene e tocoferoli. Ricchi di sostanze antiossidanti, sono ottimi alleati per la salute degli occhi e per prevenire disturbi cardiovascolari. Come tutta la frutta secca il pistacchio è in grado di favorire l’abbassamento del tasso di colesterolo nel sangue. Riduce così il rischio di malattie cardiovascolari. La maggior parte dei grassi contenuti nei pistacchi sono monoinsaturi. A differenza dei grassi saturi contenuti nelle carni rosse, hanno effetti benefici per quanto riguarda la riduzione del colesterolo LDL. Anche la presenza di fibra alimentare ha proprietà utili ad abbassare il colesterolo. La presenza nei pistacchi di composti antiossidanti, dei fitosteroli e degli acidi grassi insaturi, porta benefici al cuore.

 

Inoltre da un recente studio condotto su donne con un’alterata tolleranza al glucosio durante la gravidanza, ossia con diabete mellito gestazionale, è emerso che mangiare pistacchi può aiutare a gestire i livelli di zucchero nel sangue. I risultati sono stati presentati nel corso della Academy of Nutrition and Dietetics’ 2017 Food & Nutrition Conference & Expo a Chicago. L’aumento dello zucchero nel sangue durante la gravidanza non solo influenza la salute della madre, ma può anche aumentare il rischio del neonato di sviluppare il diabete.

Lo studio ha dimostrato che il consumo di pistacchi può aiutare le donne con diabete gestazionale a controllare i livelli di zucchero. Nel corso della ricerca, a 30 donne con diabete gestazionale, tra le 24 e le 28 settimane di gravidanza, suddivise in due gruppi secondo criteri casuali è stato chiesto di consumare una colazione a base di 42 grammi di pistacchi, oppure 100 grammi di pane di grano integrale dopo il digiuno notturno. Lo zucchero nel sangue e il GLP-1, un ormone chiave nella regolazione della produzione di insulina5, sono stati misurati ogni 30 minuti dopo il pasto, fino a 120 minuti. Dopo sette giorni i gruppi sono stati invertiti. I livelli di zucchero nel sangue sono risultati significativamente inferiori dopo il consumo di pistacchi piuttosto che di pane integrale. I livelli erano paragonabili ai livelli di base. Inoltre, i livelli di GLP-1 risultavano notevolmente più alti dopo il consumo di pistacchi rispetto al pane integrale. L’effetto sui livelli di insulina era ancora più sorprendente. I livelli di insulina nel sangue non sono aumentati durante le due ore successive al consumo di pistacchi.

Written by Paola Olivieri