Ilex paraguariensis 

Parte utilizzata: foglie e piccioli

 

Descrizione Il Matè è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae, si trova allo stato naturale nel Paraguay, in Uruguay, nel sud del Brasile e nel nord-est dell’Argentina, è simile al nostro più comune Agrifoglio. Può raggiungere un’altezza di 15 m e le cui foglie coriacee, destinate al consumo previa essiccazione, rappresentano l’unica parte utilizzata di questa pianta, che produce anche dei piccoli fiori bianchi e delle bacche di colore rosso. Il mate viene coltivato ma cresce anche allo stato selvatico. Le foglie essiccate, poi leggermente tostate prima di essere sbriciolate, costituiscono la “yerba mate”.

Yerba Mate

Storia. Il consumo delle foglie di mate ha origine in America del Sud, più esattamente in Paraguay. Quest’erba è utilizzata per la preparazione di una bevanda consumata da molto tempo dagli anziani degli Indiani Guaranì del Paraguay. Gli indiani Guarani, infatti, sono stati i primi a utilizzarlo, sostenendo che era tra le piante di cui gli dei raccomandavano l’utilizzo. Bisogna attendere il XVI secolo perché il mate sia coltivato più diffusamente, per iniziativa dei missionari gesuiti che lo hanno scoperto e sono stati affascinati dalle sue proprietà medicinali. Oggi il mate è molto utilizzato in America del Sud, dove è considerato come una bevanda nazionale, infatti è la bevanda nazionale della maggior parte degli stati dell’America Latina, ma a partire dal XIX secolo è entrato a pieno titolo anche nella farmacopea europea.

 

LO STIMOLANTE SNELLENTE. Le sorprendenti virtù del Matè sono attestate da numerosi studi medici e scientifici. L’uso medicinale del Matè per combattere la fatica mentale e fisica è unanimemente riconosciuto. Il matè è una pianta dotata di proprietà toniche e stimolanti, grazie all’acido clorogenico e soprattutto alla caffeina in esso contenuti. Quest’ultima molecola, in particolare, esercita un’azione stimolante sul sistema nervoso centrale attraverso l’antagonizzazione dei recettori dell’adenosina. Inoltre, al matè sono attribuite proprietà diuretiche e dimagranti. La presenza di caffeina e teobromina nelle foglie del Matè stimola il muscolo cardiaco e il sistema nervoso centrale, distende i muscoli lisci, specialmente quelli dei bronchi, e agisce favorevolmente sulla circolazione sanguigna periferica: ciò si accorda molto bene con le sue indicazioni tradizionali contro il mal di testa. Le foglie di mate contengono un tasso di caffeina non trascurabile (l’1% circa): il mate assunto sotto forma di infuso è quindi leggermente meno ricco di caffeina rispetto al caffè, ma più ricco rispetto al tè, ed è per questo che viene utilizzato per contrastare la spossatezza; è inoltre un’ottima fonte di vitamine A, B e C, magnesio e calcio. Le farmacopee britanniche e francesi considerano anche il Matè come un coadiuvante nei programmi per la perdita di peso. I risultati degli studi clinici effettuati su persone obese, indicano che il consumo di Matè rallenta la progressione del bolo alimentare al di fuori dello stomaco, il che aumenta la durata del senso di sazietà e favorisce la perdita di peso. Il Matè favorisce anche il metabolismo dei grassi, grazie alla presenza di saponine che stimolano la termogenesi (aumento della dispersione energetica dell’organismo). Il Matè rappresenta infine una fonte interessante di antiossidanti capaci di impedire l’attacco da parte dei radicali liberi alle membrane cellulari.

Impiego. Per la produzione del mate si tagliano le parti terminali dei ramoscelli e le si espongono al calore per inattivare gli enzimi; in questo modo è possibile preservare il colore verde delle foglie, che vengono poi essiccate e spezzettate, quindi usate per preparare infusi. La torrefazione, seppur lieve, è anche importante per lo sviluppo di sostanze aromatiche che attribuiscono all’infuso le connesse caratteristiche organolettiche.

Foglie essiccate di Matè in ciotola di legno, con relativo infuso in contenitore tradizionale con beccuccio (bombilla).

Il mate è disponibile sottoforma di foglie essiccate e sminuzzate, indicate come rimedio erboristico per tisane o in bustine di filtro, estratti secchi ottenuti dalle foglie e titolati in caffeina o in acido clorogenico.

Infuso: la dose consigliata è di 2-4g (divisa in 3 infusi da assumere in momenti diversi della giornata). Preparazione: versare una tazza di acqua bollente sul preparato e lasciare in infusione per 5-10 minuti, quindi filtrare e bere. (Un’infusione breve, cioè di durata inferiore, è meno astringente, ha un sapore migliore e conserva comunque una buona capacità stimolante, poiché la caffeina viene estratta più velocemente rispetto ai tannini).

Estratti secchi: rappresentano la scelta migliore per trattamenti prolungati. In genere disponibili sottoforma di compresse o capsule; si consiglia l’assunzione di 3g divisi in 2 o 3 assunzioni.

Cataplasma: applicare le foglie di mate sulla parte del corpo colpita dalla patologia che deve essere trattata e lasciar agire circa 10 minuti. Per ridurre le rughe, applicare una maschera sul viso.

Avvertenze. Evitare l’assunzione in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. L’utilizzo del mate è sconsigliato durante la gravidanza e non è raccomandato per i soggetti con problemi cardiaciinsonnia, ansia e problemi renali. Prima di utilizzare questa pianta è quindi preferibile avere il consenso di un medico o di un professionista del settore.
Il mate può provocare dei disturbi del sonno e dei problemi cardiaci, mentre i suoi effetti lassativi possono causare diarrea e la sua azione stimolante sull’attività cerebrale può accrescere lo stress. Rischio di dipendenza.

ASSOCIAZIONI

 

ECCESSO DI PESO CON CELLULITE

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ECCESSO DI PESO, DISTRUZIONE DEI GRASSI IN PROFONDITÀ

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Written by Paola Olivieri