La pianta dell’avocado appartiene alla famiglia delle Lauracee  e le sue origini risalgono a più di 5.000 anni fa. Oggi è coltivato in tutti i paesi tropicali, in Sud Africa, Stati Uniti e ultimamente anche in Italia si è cominciato a coltivare questo prezioso frutto dalle molteplici proprietà. L’avocado è un vero concentrato di energia, è un frutto molto ricco di proteine e di grassi, quest’ultimi presenti in percentuale quasi paragonabile a quella delle olive. Contiene vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6, la vitamina C, le vitamine D, E, K e J. L’avocado contiene inoltre folatibeta-carotene, luteina e zeaxantina, tutte sostanze ad attività antiossidante.

 

La proprietà principale dell’avocado ed i suoi conseguenti benefici sono da ricondursi prevalentemente alla presenza di acido grasso linoleico e Omega 3, ovvero i cosiddetti grassi benefici in grado di stimolare la produzione di colesterolo buono (HDL) ed inibire invece il deposito del colesterolo cattivo (LDL). L’avocado è uno scudo contro le sindromi metaboliche, ovvero un insieme di fattori di rischio, tra cui la glicemia alta, colesterolo, pressione sanguigna e obesità, che portano ad aumento del rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari. La conferma arriva da una revisione della letteratura scientifica condotta presso l’Università di Scienze mediche di Mashhad, in Iran, e pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research.

La revisione, che ha preso in considerazione studi in vivo e in vitro, su animale come sull’uomo, conferma i risultati degli studi riportati in letteratura scientifica. E’ un frutto molto oleoso che ha effetti benefici sulla salute perché ha un profilo nutrizionale simile all’olio di oliva. Entrambi sono ricchi di acidi grassi monoinsaturi, principalmente acido oleico. Nell’avocado, ce ne sono 16 grammi e nelle olive 17 ogni 100 grammi di prodotto. Questo spiega gli effetti ipoglicemizzanti dimostrabili anche nell’uomo: gli acidi grassi monoinsaturi, se consumati in sostituzione dei grassi saturi, migliorano la sensibilità all’insulina e, quindi, la glicemia; abbassano i livelli di colesterolo ‘cattivo’, aumentano quelli di quello ‘buono’ e abbassano i trigliceridi. L’avocado ha anche un elevato contenuto di fitosteroli, che diminuiscono l’assorbimento di colesterolo, e un elevato contenuto di potassio che giova alla pressione.

 

Inoltre, contiene molti polifenoli, che riducono la glicemia poiché inibiscono gli enzimi deputati alla digestione dell’amido. Per tutti questi motivi, sostituire nella dieta grassi assunti da avocado a quelli saturi può aiutare a contrastare la sindrome metabolica, anche e soprattutto in persone con diabete di tipo 2, che sono spesso affette da dislipidemia e ipertesione. Ne bastano circa 150 grammi al giorno, ma tenendo presente che è molto calorico.

Written by Paola Olivieri