Hypericum perforatum L. – Parte utilizzata : sommità fiorita

Descrizione. L’iperico è una pianta erbacea, perenne, (nome scientifico Hypericum perforatum) appartenente alla famiglia delle Clusiaceae e al genere Hypericum, originaria dell’Europa e dell’Asia centrale. Si ritrova in abbondanza lungo il bordo delle strade, nei prati asciutti e nelle radure. Possiede un fusto rossastro molto ramificato, lignificato alla base. Le foglie sono piccole, opposte, sessili, ovate-oblunghe, con ghiandole nere sul margine inferiore e punti traslucidi, che danno l’impressione di perforazione (da qui il nome latino “perforatum”), rappresentanti le tasche secretrici, su tutto il lembo. Guardandola in controluce la foglia sembra piena di forellini. Le infiorescenze sono a corimbo situate nella parte terminale del fusto e costituiti da grandi fiori gialli. I petali sono ricchi di ghiandole scure che appaiono come puntini neri. Stami numerosi, saldati in gruppetti alla base, gialli e lunghi come i petali. Nei petali è presente una sostanza colorata gialla, negli stimmi pigmenti colorati rossi. Il frutto è una capsula ovoidale a tre logge, deiscente.

Storia. L’Iperico è una erba nota fin dall’antichità e utilizzata dalla medicina popolare da secoli; in particolare gli veniva attribuita la capacità di tenere lontano gli spiriti malefici, da qui il nome medioevale fuga demonum (caccia diavoli). I fiori venivano infatti benedetti il 15 d’Agosto e appesi in casa. Quando i fiori divenivano secchi venivano sbriciolati e mescolati insieme al foraggio per proteggere anche gli animali da spiriti malvagi, malattie ed epidemie. È detta anche Erba di San Giovanni, poiché secondo alcune tradizioni europee, i fiori venivano raccolti il 24 Giugno, giorno di San Giovanni, e usati per le profezie matrimoniali delle fanciulle. Mazzi di Iperico venivano utilizzati per celebrare le feste pagane del solstizio estivo. Sulle foglie in controluce, è possibile osservare numerosissimi forellini, dovuti alla presenza delle ghiandole, paragonabili, secondo la teoria della Signatura, a tante ferite: la pianta era pertanto considerata in grado di curare le ferite, in particolare quelle riportate in battaglia. Si utilizza per le sue virtù cicatrizzanti per curare le ferite, ma anche, da molto tempo, per curare problemi di ordine neurologico come l’ansia, l’irritabilità o l’emicrania. Nel XIX secolo, il suo uso si è considerevolmente sviluppato e la sua popolarità non ha smesso di aumentare.

Proprietà: L’antidepressivo vegetale. I principi attivi contenuti nell’iperico sono diversi ed ognuna di queste classi di composti svolge un ruolo attivo nell’organismo.

  • Sostanze fotosensibilizzanti. La più comune di queste sostanze è l’ipericina, altre sono la pseudoipericina e l’iperico deidrodiantrone. Quando vengono assunte per via orale, queste sostanze penetrano nelle cellule. Nel momento in cui vengono colpite dai raggi solari emettono una fluorescenza e producono delle sostanze che possono provocare eritemi e ustioni. Ciò avviene soprattutto in animali che durante il pascolo si cibano di elevate quantità di iperico, l’effetto fotosensibilizzante sparisce quando gli animali vengono portati all’ombra e le ustioni guariscono secondo un normale decorso.
  • Composti flavonici. Sono dei composti che agiscono come vasoprotettori, soprattutto a livello dei capillari. Appartengono a questa classe l’iperina, la quercitina e la rutina. Terpeni che hanno una spiccata azione antibatterica; per questo motivo l’olio essenziale viene utilizzato come disinfettante su piaghe e ferite.
  • Tannini. Sono delle molecole polifenoliche ad attività antiossidante; se assunti per via orale hanno principalmente un’azione antidiarroica mentre se assunti a livello topico sono antibatterici e contro gli eritemi.
  • Acido caffeico. Si tratta di un composto ad attività antibatterica e antinfiammatoria. Inibisce anche la
    formazione di acido urico, per questo motivo è utile per il trattamento della gotta.

Si usano le sommità fiorite che contengono i principi attivi (iperfonina, ipericina, flavonoidi) ai quali sono essenzialmente attribuiti gli effetti antidepressivi e soporiferi della pianta. L’Iperico agisce provocando un effetto globale di normalizzazione dei neurotrasmettitori implicati nella modulazione dell’umore. Molti studi clinici hanno dimostrato la sua efficacia nel trattamento della depressione leggera o moderata. L’Iperico permette in particolare di lottare contro le depressioni “reattive”, cioè legate ad una situazione materiale o affettiva difficile- la qualità del sonno viene migliorata, lo stress e l’ansia sensibilmente attenuate.

Impiego. Per quanto riguarda l’uso esterno topico, l’iperico si usa sottoforma di olio. Questo è ottimo in molte occasioni:

  • utile per la cura di piaghe, ferite e ustioni. In particolare, le ustioni lievi, come per esempio i semplici eritemi dovuti all’esposizione al sole, svaniscono in un paio di applicazioni; le ustioni di secondo grado, quelle cioè in cui si verifica la comparsa di bolle, guariscono nel giro di una settimana grazie al fatto che l’iperico inibisce la necrosi della pelle sollevata, funziona da antibatterico per evitare che la ferita si infetti e accelera il processo di cicatrizzazione; l’iperico è utile anche nelle ustioni più gravi in quanto ha un effetto vaso-protettore ed accelera la cicatrizzazione.
  • come antidolorifico in caso di reumatismi, artrosi o ancora traumi e addirittura contro i forti bruciori dovuti al cosiddetto “Fuoco di Sant’Antonio”, la comune malattia causata dalla riattivazione nei centri nervosi del virus che causa la varicella.
  • Ha proprietà benefiche contro le ragadi al seno e le emorroidi, proprio per le sue proprietà vasoprotettrici.
    Uso interno: l’iperico non è solo un antidepressivo naturale.

Vediamo quali sono i disturbi e le patologie che si possono curare con questa pianta:

  • Sindromi depressive: si tratta di uno dei benefici principali dai prodotti a base di iperico. La pianta è infatti spesso sinonimo di antidepressivo. Gli estratti di iperico infatti, grazie alla presenza dell’ipericina, inibiscono la ricaptazione dei neurotrasmettitori come la dopamina e la serotonina, che rimangono quindi in circolo e possono svolgere la loro funzione più a lungo. Ne consegue uno stato di rilassamento e appagamento più duraturo nel tempo. Per questo motivo l’iperico viene indicato per la cura degli stati d’ansia, per tirare su l’umore, per gli stati di insonnia nervosa e per tutte le patologie correlate a questi disturbi, come per esempio il bruxismo, cioè l’abitudine a digrignare i denti durante il sonno.
  • Infiammazioni: l’estratto di iperico contiene varie sostanze antinfiammatorie che possono svolgere la loro funzione anche quando viene assunto per via orale. In particolare, sembra particolarmente utile per combattere stati infiammatori a carico dell’apparato respiratorio, con un’azione rinfrescante e balsamica, e dell’apparato urinario.
  • Ipertensione: grazie ai composti flavonici e al loro effetto sui vasi sanguigni, l’iperico può essere usato come valido ipotensivo grazie all’azione vasodilatatrice.
  • Menopausa: aiuta a combattere le fastidiose vampate di calore e migliora la qualità del sonno.

Oleolito: Per la preparazione dell’oleolito di Iperico si utilizzano le sommità fiorite allo stato fresco. In genere i fiori di Iperico vengono lasciati macerare al sole durante la sua preparazione al fine di favorire la trasformazione della protoipericina in ipericina, principio attivo responsabile della proprietà della pianta e che conferisce all’estratto oleoso una tipica colorazione rossa rubino.

Se si decide di iniziare una cura a base di estratto di iperico, è necessario rivolgersi al proprio medico curante che saprà consigliare la formulazione e la posologia più adatte alle esigenze personali. Vediamo quali prodotti a base di iperico sono disponibili in commercio:
Infuso: da preparare direttamente mettendo in infusione pochissimi fiori in una tazza di acqua bollente, lasciare riposare per circa dieci minuti, quindi filtrare e bere. Si può prendere la tisana fino a tre volte al giorno.
Estratto fluido: si usa per la preparazione di sciroppi a base di iperico; la dose consigliata è di 1-2 g al giorno, dove in genere 1 g equivale a 35 gocce di prodotto.Tintura madre: si tratta dell’estratto fluido di iperico (20 g) diluito in 80 g di alcool; in questo caso la dose è di 5-10 g al giorno.
Compresse: anche in questo caso il principio attivo è l’estratto di iperico; il dosaggio è di una compressa due volte al giorno, preferibilmente al mattino e la sera, prima di coricarsi.
Ovviamente queste posologie sono molto generiche e non tengono conto delle condizioni individuali; per una cura adeguata bisogna sempre rivolgersi ad un medico che potrà valutare attentamente i benefici ma anche le controindicazioni e le eventuali interazioni con altre terapie.

Cosmetica. Esistono molti prodotti per la cura del corpo che sfruttano le proprietà dell’iperico. Per esempio, è un ingrediente presente in molte creme dopo-sole, per il trattamento di rossore e prurito dovuto all’esposizione ai raggi solari. Il sollievo è immediato e la guarigione risulta molto rapida. Grazie alle proprietà cicatrizzanti viene usato anche per la cura di acne e di altre malattie della pelle che portano alla comparsa di brufoli e pustole. Si trova anche in molte creme idratanti per il corpo, grazie all’attività rinfrescante ed emolliente, per combattere la secchezza della pelle, e come crema nutritiva per i capelli.

Avvertenze. Evitare l’assunzione d’iperico in caso d’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Inoltre, l’utilizzo della pianta è controindicato in gravidanza e – a scopo precauzionale – anche durante l’allattamento.

 

ASSOCIAZIONI

 

MORALE BASSO, DEPRESSIONE LEGGERA

Rodiola Vegetale

 

RISVEGLI NOTTURNI

Passiflora

DISTURBI DELL’UMORE

Melissa

Written by Paola Olivieri