L’ostacolo da superare per la commercializzazione rimane però il prezzo

Poter comprare al supermercato della carne sintetica, un’ipotesi fantascientifica fino a pochi anni fa, è così a portata di mano che invece di chiedersi ‘se’ questo sarà possibile è il momento di scommettere su ‘quando’. E’ quanto riporta un articolo dell’ANSA che sicuramente desterà molto scalpore.

A iniziare una vera e propria gara è la start up californiana Hampton Creek, che ha dichiarato di voler mettere il prodotto sugli scaffali entro la fine dell’anno prossimo, con due anni di anticipo rispetto all’unico competitor finora sul mercato.

“Entro la fine del prossimo anno avremo qualcosa sul mercato – ha affermato Josh Tetrick, Ceo della compagnia, specializzata nella maionese vegana e in altri prodotti senza derivati animali -. Sarà molto d’aiuto il fatto di essere già nei negozi con i nostri prodotti, invece di dover iniziare le relazioni da zero”.

Nel mondo ci sono diverse start up che stanno lavorando alla carne sintetica, o ‘carne pulita‘ come preferiscono chiamarla i ricercatori, da Mosa Meat a Impossible food a Beyhond Meat, ma finora solo una, Memphis Meats, si era spinta a predire un ingresso sul mercato nel 2021. A giocare a favore di Hampton Creek, sottolinea la rivista, ci sono le dimensioni: Memphis Meat ha raccolto 3 milioni di dollari dalla fondazione nel 2015, mentre i rivali, la cui sede è a circa 40 chilometri, più di 120 dal 2011. Grazie alla maionese vegana Hampton Creek è anche uno dei cosiddetti ‘unicorni’ di Silicon Valley, vale a dire una compagnia che ha una valutazione superiore al miliardo di dollari. “Le compagnie tradizionali della carne potrebbero diventare investitori significativi – continua il Ceo -. Siamo in contatto con molte di loro in tutto il mondo, mi aspetto che una o due partnership si concretizzino presto”.

La sfida per tutti i concorrenti non è tanto produrre la carne a partire dalle singole cellule, una pratica ormai consolidata come hanno dimostrato i diversi ‘assaggi’ organizzati dai ricercatori, ma farlo ad un prezzo concorrenziale. Nel 2013, quando il ricercatore olandese Mark Post ha presentato per la prima volta al pubblico un hamburger sintetico, mezzo chilo di carne prodotta in laboratorio costava 1,3 milioni di dollari. Quest’anno Memphis Meat ha invece offerto al pubblico pollo e anatra sintetici ad un costo di 6mila dollari. Il problema da risolvere per abbassare ulteriormente la cifra è superare l’uso di siero bovino fetale, cioè il sangue estratto dai feti di mucche, per far crescere la carne, ma gli scienziati di Hampton Creek starebbero lavorando ad alternative meno costose di origine vegetale.

ANSA.it

Written by Paola Olivieri