Hydrocotyle asiatica L. – Parte utilizzata: parte aerea e foglie

Descrizione. La Centella o Hydrocotyle asiatica (Gotu Kola) è una pianta erbacea perenne originaria del Sud-Est asiatico, spontanea nei luoghi umidi delle regioni tropicali e subtropicali (Madagascar, India), appartenente alla famiglia delle Ombrellifere. La Centella ha la conformazione tipica delle erbe striscianti, con un lungo gambo dotato di radici avventizie che ne favoriscono la propagazione sul terreno; questo gambo altro non è che un lungo picciolo sul quale si dispongono quattro o cinque foglie, orbicolari e reniformi, di colore grigio-verde, raccolte in rosette; infine i fiori di questa pianta sono molto piccoli e dello stesso verde della foglie, striato però da qualche sfumatura rossastra.

Storia. Il nome centella sembra derivare dal verbo centellinare con riferimento al fatto che la pianta continuamente sorseggia l’acqua delle zone palustri in cui vive. Questa pianta è conosciuta sin dall’antichità, deve la sua reputazione millenaria alla sua azione sul sistema nervoso e sulla rigenerazione dei tessuti. In medicina ayurvedica (in India) e nella medicina tradizionale cinese, la Centella asiatica ha sempre goduto grande fama per le sue virtù cicatrizzanti esplicate particolarmente in presenza di piaghe torpide e ulcere varicose, infatti viene utilizzata per tutte le affezioni dermatologiche, per migliorare la cicatrizzazione e la rigenerazione dei tessuti, per i problemi di microcircolazione, le perdite di memoria e contro la cellulite. Uno dei soprannomi più conosciuti della centella asiatica è “erba della tigre”, si dice infatti, che le tigri trovino utile strofinarsi su questa pianta per curare le ferite.

 

Proprietà. La pianta che rigenera i tessuti. L’azione terapeutica della centella riguarda principalmente la circolazione sanguigna. Al giorno d’oggi la Centella, nonostante non abbia ottenuto l’approvazione ufficiale per alcun tipo d’indicazione terapeutica, viene utilizzata come rimedio in fitoterapia per contrastare l’insufficienza venosa e la fragilità capillare. Le foglie contengono una serie numerosa di saponine triterpeniche (l’asiaticoside è il più rilevante), agliconi, flavonoidi, alcaloidi, fitosteroli, tannini e tracce di olio essenziale. La frazione purificata di questi triterpeni presenta infatti proprietà eudermiche, stimola la sintesi di collagene e dell’elastina, ed è indicata come flebotonico negli stati di insufficienza venosavaricisindrome post-flebitica e complemento per la terapia della cellulite. La pianta aumenta la funzionalità venosa e il tono delle pareti vasali, riducendo così la stasi venosa. L’aumento della vascolarizzazione migliora la ricostruzione tessutale. Grazie a questa sua azione, inoltre, la pianta è anche in grado di esercitare un’attività antiulcerogenica; oltre ad essere in grado di favorire la guarigione delle ferite. Per uso esterno, la centella asiatica viene impiegata nella cura di ulcereragadi. E’ sfruttata soprattutto per la fabbricazione di creme cosmetiche, rientra, infatti, come ingrediente nella composizione di alcune specialità medicinali come ad esempio Centellase, una pomata ad azione topica. Altre ricerche condotte su animali, invece, hanno portato alla luce le proprietà antinfiammatorie degli estratti di centella asiatica. Più nel dettaglio, l’attività antiflogistica è ascritta all’asiaticoside e al madecassicoside contenuti nella pianta.

Impiego. Infuso ad azione flebotonica per contrastare i problemi del sistema cardiocircolatorio e la cellulite: 1 cucchiaio raso di foglie essiccate di centella, 1 tazza d’acqua. Procedimento: Versare le foglie di centella nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo lontano dai pasti.

Tintura madre di centella: 80 gc in un litro d’acqua da bere nell’arco della giornata lontano dai pasti

Estratto secco: 800 mg estratto secco in compresse o capsule da assumere a metà mattina.

Capsule con estratto secco di Centella

Avvertenze. Evitare l’assunzione di centella asiatica e suoi preparati in caso d’ipersensibilità accertata verso uno o più componenti. Inoltre, l’uso della pianta e delle sue preparazioni è controindicato anche in gravidanza e durante l’allattamento. In alcuni casi, in seguito all’utilizzo di preparati contenenti la centella o i suoi estratti, potrebbero manifestarsi irritazioni cutanee e reazioni di fotosensibilizzazione. Inoltre, la centella deve essere utilizzata con cautela anche nei pazienti che presentano iperlipidemia, poiché la pianta potrebbe provocare un aumento dei livelli ematici di lipidi.

ASSOCIAZIONI

FERITE

Vite Rossa

FRAGILITA’ CAPILLARE

Ippocastano Mirtillo

GELONI

Pungitopo

INSUFFICIENZA VENOSA

Cipresso Vite Rossa

ULCERE VARICOSE

Ippocastano Pungitopo

 

Written by Paola Olivieri