Bambousa arundinacea

 

MAL DI SCHIENA, REMINERALIZZANTE, CONSOLIDAZIONE DELLE FRATTURE, OSTEOPOROSI
Parte utilizzata: essudato del gambo

Descrizione. Il Bambù è una pianta sempreverde assai rigogliosa originaria dell’India. Il bambù fa parte della famiglia delle Poaceae (sottofamiglia Bambusoideae), esistono però, oltre 1.000 specie, suddivise in 68 generi differenti. Presenta un unico fusto culmo (in questo modo viene definito il fusto delle graminacee),legnoso, particolarmente resistente e nel contempo flessibile, caratterizzato da peculiari nodi cilindrici ed internodi cavi, può arrivare a più di 10 m di altezza in seguito ad una crescita particolarmente rapida (a volte più di 20 cm al giorno). I fiori sono simili a degli asparagi. Le sue radici sono rizomatose con sviluppo variabile (superficiale o molto profondo).  Per la loro medicina naturale, i Cinesi raccolgono sui nodi degli steli un essudato che chiamano “Bamboosil” (Tabashir in India).

Storia. Il bambù si può osservare nei giardini dell’Occidente da più di un secolo. Il bambù aveva una duplice figura: da un lato rappresenta la raffinatezza e la bellezza vegetale, dall’altro veniva utilizzata nella Storia per le sue proprietà “perforanti”: diversi libri riportano terrificanti utilizzi del bambù come congegno di tortura adatto per affliggere e tartassare i prigionieri nella seconda guerra mondiale.

Proprietà. Da un punto di vista fitoterapico il bambù è una pianta da prediligere per il suo alto contenuto in silicio organico (77%) presente nel suo essudato. Tale oligoelemento, abbondante in natura, è invece presente in modestissima quantità nei “moderni” cibi. Per il nostro corpo, il silicio è una sostanza molto importante, specialmente per la pelle e per le ossa, però il nostro organismo tramite l’escrezione urinaria e la crescita di capelli ed unghie, elimina circa 40mg di silicio al giorno ed ecco perché è così fondamentale reintegrare tali perdite. Il silicio organico stimola la sintesi del collagene contenuto nei tessuti, fortifica ossa e tessuti connettivi, e favorisce di conseguenza la ricostruzione della cartilagine distrutta nel corso di malattie articolari come l’artrosi. Ma le sue proprietà non finiscono qui. Questo elemento tanto prezioso, infatti, previene l’invecchiamento cellulare, migliora l’elasticità dei vasi sanguigni, stimola il sistema immunitario attenuando gli stati infiammatori, favorisce l’attività dei linfonodi e protegge dal morbo di Alzheimer. A siffatta azione vantaggiosa sulle articolazioni, si associa un effetto rimineralizzante, cioè evita la demineralizzazione responsabile della fragilità delle ossa (osteoporosi) che si genera in modo specifico durante la menopausa. E’ perciò molto opportuno effettuare regolarmente una cura a base di Bamboosil. Il silice presente nel succo di alcune specie di bambù (bambù nero) è utile contro i sintomi da raffreddamento e congestioni delle vie respiratorie .

Il bambù ha anche altre molteplici virtù: le sue  foglie sono utilizzate per le proprietà emmenagoghe, antielmintiche, antispasmodiche epotenzialmente afrodisiache, mentre le radici sono adoperate per le proprietà astringenti e rinfrescanti. I germogli, invece vengono impiegate sia in ambito culinario che per favorire la digestione, come carminativi ed antisettici.

Impiego. Il Bambù può essere assunto come un integratore in capsule. Il tipo di Bambù più ricco in silicio biodisponibile, (cioè ne racchiude più del 70%) è la varietà chiamata Bambù Tabashir (tipoco bambù impiegato in medicina ayurvedica). Una volta estratto il midollo da questa pianta, quest’ultimo viene fatto essiccare per essere in seguito inserito nelle capsule. Le capsule si assumono a cicli di un mese, replicabili anche 3-4 volte l’anno: la quantità raccomandata è di 1-2 capsule la mattina, a stomaco vuoto, con molta acqua.

Un ulteriore possibilità per arricchire la nostra alimentazione con bambù fresco (ancor più ricco di principi attivi), è tramite i germogli. Il bambù fresco è molto simile ai nostri asparagi, deve essere privato della sua parte esterna più coriacea e in seguito lessato in abbondante acqua, per circa mezz’ora. I germogli di bambù rappresentano un buon nutrimento, per questo motivo l’uso di questo alimento è abbastanza esteso, in modo specifico in Cina e in Giappone.

I fusti di Bamboosil, o di Bambù, vengono impiegati anche per l’estrazione dello zucchero.

Il bambù si è conquistato l’appellativo di “acciaio vegetale”, grazie alla sorprendente resistenza meccanica sia alla compressione che alla trazione.

Il bambù ha un legno cavo ma anche leggero e resistente, per questo viene sfruttato da secoli per gli usi più differenti; queste qualità hanno, infatti, facilitato un mercato tanto prosperoso, distendendosi dall’artigianato al tessile, dall’ edilizio a quello ornamentale, dal fitoterapico all’alimentare. Le numerose diversità del genere di bambù, unita all’agevole  adattamento in nuove terre, permettono di adoperare tali arbusti a numerosi impieghi. I bambù si offrono molto bene all’esecuzione di strutture architettoniche di grande rilevanza, tipo, barriere sempreverdi nei giardini, palizzate e “cancellate” vegetali frangivento; la caratteristica struttura, delicata e raffinata, garantisce una tendenza esotico nei giardini occidentali.
Invece i bambù dal fusto più fine vengono utilizzati per costruire mobili od ombrelli, altri servono da canale basilare dell’acqua.

Le fibre di bambù invece, che sono piuttosto lunghe (da 1,5 a 3,2 mm), sono un eccellente opzione per la fabbricazione di carta e tessuti.

Avvertenze. Gli integratore a base di Bambù sono sconsigliati in caso di gravidanza, durante l’allattamento e in caso di patologie renali.

ASSOCIAZIONI

CONSOLIDAZIONE DELLE FRATTURE

Olio di fegato di Merluzzo

MAL DI SCHIENA

Artiglio del Diavolo

PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI

Radice di Ortica

Written by Paola Olivieri