Febbraio 26, 2016 ANTIOSSIDANTE Nessun commento

Hamamelis virginiana L.

COUPEROSE, FRAGILITA’ CAPILLARE, GAMBE PESANTI, VARICI

Parte utilizzata: Secondo la Commissione E tedesca la droga è costituita dalle foglie e dalla corteccia. Le foglie possono essere raccolte durante tutta l’estate (meglio giugno-luglio). La corteccia viene raccolta in primavera, prima della formazione dei germogli. Nella corteccia si trovano i tannini, ma non l’olio essenziale.

Descrizione. Hamamelis virginiana L. (1753), comunemente nota come Amamelide, è una pianta appartenente alla famiglia delle Hamamelidaceae, originaria del Canada e degli Stati Uniti, l’Amamelide è oggi largamenre coltivata in Europa. È una pianta con portamento arbustivo, che può raggiungere l’altezza di 6 m.
Le foglie, caduche, sono di colore verde brunastro, giallastro nella stagione autunnale; sono ovali od obovate, alterne, glabre, lunghe fino a 15 cm e larghe fino a 10 cm, con picciolo corto e robusto; il margine è irregolarmente dentellato e l’apice è brevemente acuminato ed ottuso. Dalla nervatura mediana si dipartono, ad angolo acuto, da due lati, 5-6 nervature secondarie diritte o lievemente arcuate, che giungono al margine e sono fortemente rilevate sulla pagina inferiore.
I fiori, che si aprono in genere nei mesi di settembre ed ottobre, sono riuniti a due o a tre in glomeruli ascellari, e posseggono quattro sepali e quattro petali gialli; ogni fiore presenta quattro stami e due stili.
I frutti sono delle capsule legnose a due logge, lunghe 10–14 mm, che a maturità si aprono liberando uno o due semi scuri e lucidi.

Storia. Per la sua somiglianza con il nocciolo e i poteri magici che gli attribuiscono gli stregoni indiani, porta anche il nome di “nocciolo della strega”, witch hazel o snapping hazel e winterbloom.
La denominazione di “strega” che compare in uno dei nomi comuni dell’Amamelide non ha nulla a che vedere con quelle delle favole, ma deriva dall’inglese antico wych, che significa “albero con rami ricurvi”, uguali a quelli pieghevoli utilizzati dai rabdomanti, e per questo veniva considerata una pianta magica.
L’Amamelide era nota come pianta officinale alle tribù degli Indiani d’America, i Cherokee, gli Iroquoi, i Mohegan, ed i Potawatomi che conoscevano molto bene le proprietà emostatiche e cicatrizzanti, curando irritazioni di bocca e gola, febbre, crampi mestruali, febbre e raffreddori, ustioni, punture d’insetti mal di testa, proprietà racchiuse in una sola pianta: l’Amamelide.
Successivamente i coloni europei appresero i segreti e le virtù di questa pianta e la applicarono, esportandola anche in Europa.

Proprietà. La pianta della fragilità capillare. Le foglie dell’Amamelide contengono numerosi flavonoidi (quercetina), tannini (8-12%) e nello specifico gallotannino, ellagitannino, amamelitannino; acido gallico, olio essenziale (costituito da idrocarburi paraffinici e aromatici, benzaldeide, ossido di linalolo, linalolo, guaiacolo, eugenolo), pectine e mucillagini.
Si sa che i flavonoidi hanno un’attività vitaminica P molto interessante per aumentare la resistenza e diminuire la permeabilità dei capillari fragili, e che i tannini hanno, invece, un’azione venotonica.
I tannini sono i principali responsabili delle proprietà astringenti ed emostatiche della droga, impiegata anche come blando anestetico locale; inoltre i suoi componenti esercitano azione antinfiammatoria.
La sinergia di questi effetti porta ad un netto miglioramento dei sintomi delle gambe pesanti, delle emorroidi, della couperose, delle vene varicose, per gli stati infiammatori della pelle e delle mucose, compresa la dermatite atopica, ma anche per bagni oculari in caso di irritazioni agli occhi.
Questo tonico delle vene è ugualmente interessante per curare i disturbi circolatori della menopausa. Alcuni scienziati giapponesi hanno costatato che, su 65 piante testate, l’Amamelide figura tra le due migliori piante antiossidanti.
L’Amamelide è anche utilizzata in caso di diarrea ed ha un’azione emostatica, quindi utile in caso di sanguinamenti abbondanti.
Una raccomandazione sull’Amamelide va fatta per l’uso interno, in quanto se la concentrazione dei tannini è troppo elevata, può provocare irritazione gastrica in soggetti particolarmente sensibili.

Impiego. Oggi l’Amamelide è utilizzata per uso sia interno sia esterno, sotto forma di estratti fluidi, molli o secchi, e in cosmesi, per preparare acque distillate, colliri, tonici decongestionanti per i bambini, dopobarba lenitivi; è utilizzata per le pelli con couperose, per lenire gli eritemi solari e l’arrossamento della pelle del volto provocato dall’acne rosacea, ma anche le antiestetiche borse sotto gli occhi.

ASSOCIAZIONI

ECCESSO DI PESO CON PROBLEMI DI CIRCOLAZIONE

Pilosella

Tè Verde

INSUFFICIENZA VENOSA CON MICROVARICOSITA’,  COUPEROSE

Vite rossa

Written by Paola Olivieri